È il terzo caso in pochi mesi. Domenica notte tre ragazzi finiti in ospedale. Perchè sta crescendo l’omofobia nella città più gay della Svizzera?
ZURIGO - È la città svizzera con il più alto numero di locali gay. Quella con la più alta concentrazione di ragazzi omosessuali. Insomma una città che vanta una mentalità aperta e tollerante. Eppure a Zurigo da tempo si ripetono violenti atti di omofobia. Lo scorso 16 settembre due ragazzi sono stati pestati a sangue nel centralissimo quartiere di Niederdorf da un gruppo di persone composto da cinque individui. Picchiati solo perché gay. La loro serata è finita in ospedale.
Hanno trascorso la notte di Capodanno in ospedale altri due ragazzi gay, vittime di un’aggressione il primo gennaio. Se ne stavano tranquillamente fuori da un locale. Sono stati avvicinati da altri quattro ragazzi. Hanno chiesto loro se erano gay e quando uno di essi ha risposto affermativamente gli hanno tirato in faccia un bicchiere e hanno iniziato a picchiarli. Capodanno al pronto soccorso: per uno naso fratturato, per l’altro lacerazione sotto l'occhio.
Nella notte di domenica l’ennesimo episodio, a poche ore dal voto sulla legge contro la discriminazione basata sull'orientamento sessuale. Sempre nel quartiere di Niederdorf, nei pressi del locale gay Heaven. Diversi omosessuali erano usciti dal bar per prendere una boccata d’aria quando sono stati aggrediti alle spalle da una gang di omofobi, che hanno inveito contro di loro. «Ci dicevano froci disgustosi, ma abbiamo fatto finta di niente e li abbiamo ignorati» ha raccontato Tiago al portale 20 Minuten. Era un gruppo di almeno una decina di persone, tra giovani e qualche adulto. «Gli abbiamo detto di andarsene - ha raccontato una vittima - ma evidentemente per loro è stata una provocazione e hanno iniziato a menarci». È spuntato pure un coltello e a farne le spese è stato un addetto alla sicurezza del locale, ferito alla spalla. Bilancio della serata: tre ragazzi feriti. Stando alle dichiarazioni della polizia, il principale autore della rissa sarebbe un ragazzo siriano, che nel frattempo è stato arrestato.
Cosa sta succedendo dunque a Zurigo? Come spiegare la crescente omofobia soprattutto tra gli adolescenti? Prova a spiegarlo a 20 Minuten Dirk Baier, capo dell'Istituto per la delinquenza e la prevenzione del crimine dell'Università di scienze applicate di Zurigo. «I giovani omosessuali sono un bersaglio facile perché facilmente riconoscibili dal branco». Un branco che spesso è formato da «giovani con un passato migratorio alle spalle» e che spesso viene spinto ad agire «per emulazione, per far parte del gruppo». Il professore sottolinea che questi comportamenti omofobi e violenti vengono portati all'eccesso dal «consumo di alcol e droghe», ma che una spiegazione più profonda va ricercata nel loro vissuto. «Probabilmente nella loro infanzia o adolescenza è stata loro inculcata una visione maschilista della società. Una visione che non tollera identità di genere alternative». Cosa fare per rimediare a questa situazione preoccupante? «A mio avviso - conclude Baier - c'è bisogno d'inculcare nei giovani un messaggio di tolleranza. Le scuole e i genitori, ma soprattutto le varie istituzioni religiose, dovrebbero rendere inequivocabilmente chiaro che non esiste discriminazione basata sull'orientamento sessuale. Insomma che siamo tutti uguali».