C'è chi preferisce aggiungere al conto due franchi per coprire i costi aggiuntivi, e chi aumenta i prezzi sul menù.
Non sempre però una "tassa" potrebbe rivelarsi una mossa vincente per coprire i nuovi costi.
ZURIGO - Da quando i ristoranti hanno riaperto, il conto può riservare qualche sorpresa. Alcuni clienti si sono accorti dallo scontrino che gli era stato addebitato un "Supplemento Corona" di due franchi a persona. È quanto accaduto ad esempio a due amici in un ristorante della regione del Lago di Ginevra: «Abbiamo dovuto pagare due franchi ciascuno come contributo al costo del disinfettante» ha raccontato l'ospite a "24 Heures".
Anche nella città di Zurigo il ristorante asiatico Yen's richiede un "supplemento corona" di due franchi a causa delle misure intraprese dal locale per garantire la sicurezza.
La direttrice del ristorante, Yen Nguyen, ha dichiarato di aver riflettuto a lungo sul supplemento prima di applicarlo: «Consideriamo due franchi a testa un importo equo. La crisi legata al coronavirus è stata molto pesante per la nostra azienda di famiglia, ma in questo modo non abbiamo dovuto alzare i prezzi del menù. Tuttavia è importante che gli ospiti siano informati del supplemento, che è indicato su tutti i tavoli e anche sul sito web». Secondo la proprietaria, gli ospiti hanno accettato di buon grado la tassa: «Hanno compreso la nostra situazione».
Meglio una mancia? «I supplementi non sono vietati, ma non sono molto simpatici» ha dichiarato a 20 Minuten il sorvegliante dei prezzi, Stefan Meierhans. «Tuttavia è importante che la tassa venga indicata in modo adeguato».
Dello stesso parere anche Sara Stalder, direttrice dell'associazione per la tutela dei consumatori: «Non è possibile informare l'ospite del supplemento solo quando viene emesso lo scontrino. In quel caso ha il diritto di rifiutarla». Ma forse non sempre il supplemento è la risposta giusta alla situazione: «A causa del supplemento i ristoratori rischiano che l'ospite rinunci alla mancia, che potrebbe essere più alta della tassa». E Stalder non esclude che qualche ristorante possa aumentare i prezzi in segreto: «Alla fine l'ospite noterà la differenza di prezzo del proprio piatto preferito».
Sondaggio - Gastro Suisse non ha formulato nessuna raccomandazione in merito: «Ogni imprenditore è responsabile dei propri prezzi» ha dichiarato il presidente Casimir Platzer. Tuttavia un sondaggio dell'associazione mostra che la stragrande maggioranza degli esercizi si farà carico dei costi aggiuntivi senza applicare un supplemento. E al momento circa l'87% dei ristoratori non ha adeguato i prezzi, mentre l'8% ha deciso di aumentarli.