I militi dovranno prestare servizio per 14 anni, invece che 12, per avere personale sufficiente a combattere la pandemia
BERNA - A causa della pandemia di coronavirus, il Consiglio federale ha nuovamente prolungato il periodo di servizio obbligatorio per i militi della protezione civile da 12 a 14 anni. Questa misura è volta a garantire una sufficiente disponibilità di persone anche in vista dell'anno prossimo.
Tale proroga è stata stabilita in stretta collaborazione con i cantoni, ha indicato oggi Christoph Flury, vicedirettore dell'Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP), alla trasmissione della SRF "HeuteMorgen". Permetterà di garantire personale sufficiente per la seconda ondata e anche per l'anno prossimo.
Tra i compiti della Protezione civile c'è ad esempio il sostegno ai cantoni nell'ambito del contact-tracing.
Reclutamento in calo - Da anni il numero di nuovi reclutamenti nella Protezione civile è in calo e i Cantoni temono che nel giro di pochi anni ci saranno difficoltà a livello di personale.
Tramite la revisione della legge sulla protezione civile, che dovrebbe entrare in vigore nel 2021, l'anzianità di servizio per la truppa è stata ridotta da 20 a 12 anni. Il Consiglio federale aveva tuttavia incluso la possibilità di prorogare, in caso di necessità, l'obbligo di servizio.
Secondo le stime dell'UFPP, per mantenere un totale di 72'000 persone nella Protezione civile servono 6'000 nuove leve ogni anno. In base a quanto stabilito dal governo, l'anno prossimo i nuovi militi saranno presumibilmente circa 10'000.