BERNA - La Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) accoglie positivamente il fatto che la Confederazione intenda in futuro promuovere e finanziare i test per il coronavirus per persone asintomatiche. Un passo atteso da tempo.
«Ci si rammarica tuttavia che tale proposta giunga solo ora», scrive la CDS in una presa di posizione, pubblicata oggi, su una modifica dell'ordinanza prevista dal Consiglio federale. È chiaro da tempo che un aumento dei test consentirebbe di reagire più rapidamente alla diffusione del virus. I Cantoni suggeriscono inoltre che i test rapidi della saliva siano disponibili in quantità sufficiente, in modo che la strategia possa essere ampiamente attuata.
I Cantoni desiderano un chiarimento sulla questione dei test preventivi ripetuti nei villaggi, nelle scuole o negli alberghi, in particolare riguardo all'attuale stagione sciistica: vogliono sapere se sono anch'essi ammessi o se venissero presi a carico della Confederazione solo in caso di un rapido aumento dei contagi.
Decisioni sui test asintomatici sono attese alla seduta del Consiglio federale di domani. Una maggioranza dei Cantoni è anche a favore di una regolamentazione che garantisca controlli delle mascherine immagazzinate per le quali non ci sono prove sufficienti di sicurezza: aspetto, anche questo, incluso nel progetto messo in consultazione dal Consiglio federale. Il materiale discutibile dovrebbe essere controllato secondo criteri di qualità chiaramente definiti prima di essere utilizzato.
Nella sua presa di posizione la CDS nota anche che i Cantoni hanno sempre più difficoltà a far fronte alle scadenze estremamente brevi per le consultazioni lanciate dal Consiglio federale, che spesso si svolgono durante il fine settimana. Soprattutto in questo caso specifico una pianificazione a più lungo termine sarebbe stata possibile. A suo avviso gli elementi erano noti da tempo.