Dito puntato in particolare sulla gestione della vaccinazione, definita deludente.
Ma anche sulla discussione relativa all'utilità delle mascherine.
ZURIGO - Economiesuisse critica la gestione della pandemia di coronavirus in Svizzera. L'organizzazione della vaccinazione, in particolare, è «un'enorme delusione», deplora il suo presidente Christoph Mäder, in un'intervista pubblicata oggi dal Blick.
In un Paese considerato all'avanguardia dal punto di vista tecnologico, non dovrebbe essere molto complicato sviluppare uno strumento informatico che consenta di registrarsi in tempi ragionevoli, afferma Mäder. A suo avviso, se c'è qualche cosa di positivo da trarre da questa crisi, occorre sperare che la digitalizzazione progressi per davvero.
Il presidente di Economiesuisse ritiene che occorra agire nell'ambito della comunicazione. Molte cose hanno funzionato male in questo settore nel passato.
Dall'inizio della crisi, il più grosso errore è stata la discussione sull'utilità delle mascherine. Mäder non riesce a capacitarsi che si sia preteso che le mascherine non servissero a nulla. Ciò ha enormemente nuociuto alla credibilità della Confederazione e ha minato la fiducia della popolazione.
Lo stesso dicasi per i bisticci tra la Berna federale e i cantoni. Inoltre, si è esitato troppo a lungo nel procedere a test su vasta scala, critica ancora Mäder.
L'accordo quadro resta centrale - Il presidente di Economiesuisse si è espresso pure sull'accordo quadro tra la Svizzera e l'Unione europea. La sua organizzazione sostiene senza riserve il proseguimento della via bilaterale. Ad eccezione dell'accordo quadro, nessun'altra soluzione si è rivelata finora realistica.
Chiarimenti e miglioramenti sono necessari, in particolare per quanto riguarda la direttiva sulla cittadinanza europea. Se non è possibile limitare l'accesso alle prestazioni sociali elvetiche alle persone che beneficiano di un contratto di lavoro, l'economia dirà certamente "no" all'accordo, sottolinea Mäder.
Quest'ultimo non vede invece alcun problema nel ruolo accordato alla Corte di giustizia dell'UE in caso di contenzioso - purché la sua competenza sia chiaramente definita. «Gli oppositori possono continuare a pretendere che l'accordo quadro consente all'UE di dettare l'insieme del diritto svizzero. Ciò è semplicemente falso», ha aggiunto il presidente di Economiesuisse.