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SVIZZERADisoccupazione e penuria di personale, il paradosso post Covid

14.05.21 - 11:56
Se da un lato le aziende licenziano dipendenti, dall'altro cercano nuovo personale diversamente qualificato.
tipress
Fonte ats
Disoccupazione e penuria di personale, il paradosso post Covid
Se da un lato le aziende licenziano dipendenti, dall'altro cercano nuovo personale diversamente qualificato.
Emerge una carenza in comparti come l'informatica, il commercio o le cure.

BERNA - Sul mercato del lavoro svizzero la domanda e l'offerta sono sempre meno in sintonia: nonostante la sensibile disoccupazione non è mai stato così difficile coprire i posti vacanti, una tendenza che si sta accentuando.

A sottolineare il fenomeno è l'associazione dei lavoratori Impiegati Svizzeri, che si basa su dati raccolti da Dynajobs, azienda di Brugg (AG) attiva nel settore del reclutamento. Il relativo indice di penuria del personale è salito fra novembre e aprile del 262%, a fronte di una disoccupazione (calcolata in base ai criteri ILO, Ufficio internazionale del lavoro) del 5%. «Il paradossale sviluppo si acuisce ulteriormente: se da un lato le aziende licenziano dipendenti, dall'altro cercano nuovo personale diversamente qualificato», si legge nella nota.

L'era post covid - «L'era post-coronavirus è iniziata», afferma il Ceo di Dynajobs, Tino Senoner, citato nel comunicato. Le imprese cercano impiegati ed emerge una carenza in comparti come l'informatica, il commercio o le cure: in particolare in quest'ultimo segmento si rischia il collasso sul fronte del reclutamento. Le oscillazioni sul mercato sono sempre esistite, ma oggi stiamo assistendo a una situazione unica nella storia della Svizzera, sostiene Senoner.

L'importanza della formazione continua - Secondo Impiegati Svizzeri occorre intervenire rapidamente con la formazione continua: sono in corso colloqui con rappresentanti delle aziende, delle associazioni e con il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR).

Situazione precaria - Anche gli stessi lavoratori devono però muoversi. «La situazione è precaria», osserva Stefan Studer, direttore di Impiegati svizzeri. «È il momento di guardare alle proprie competenze e di svilupparsi ulteriormente». Chi affronta la situazione può operare grandi miglioramenti professionali: «se affrontiamo le opportunità oggi, saremo in una posizione migliore domani», sostiene Studer. È necessaria una formazione continua mirata e su misura, che corrisponda ai profili di ricerca e alle necessità delle aziende.

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COMMENTI
 

ugo202230 3 anni fa su tio
Adesso basta con la storia del profilo, possibile che tutti le cittadine e cittadini svizzeri (in primis Ticinesi) dopo un colloquio risultano non avere un profilo adeguato a quanto richiesto, anche se hanno sempre fatto la stessa attività. E’ una presa per i fondelli è un semplice modo per non assumere cittadine e cittadini troppo onerosi, a scapito del frontalierato. E’ stata accettata la legge prima i nostri, ora fuori le pa..e per eterna realmente in atto.p, e tutte le ditte, imprese, dovranno essere obbligate ad avere almeno il 30% di manodopera indigena, altrimenti le imprese le facciano altrove e non in Svizzera. Chiaro il concetto?

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a ugo202230
Le nostre ditte devono essere anche competitive oltre che competenti, la vedo male con i nostri. Io cerco collaboratori nel campo edile con determinati profili, non trovo nessuno di Ticinese. C’è poi la questione costi, quando mi deliberano i lavori, sconti e ribassi a gogo’, il che vuol dire tenere a galla l’azienda anche sotto questo aspetto perché i committenti Ticinesi ovviamente non ti regalano niente, chiaro il concetto?

M70 3 anni fa su tio
non credo che non ci sono ticinesi disposti a lavorare e solo con pretese...questi grandi imprenditori trovano frontalieri perché vogliono assumere solo frontalieri...e non certo a 4/5000 fr.!!

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a M70
Ci sono i contratti collettivi, non si può sgarrare, ci sono anche i controlli e per chi non è in regola le multe sono pesanti, poi c’è la questione penale. Personalmente ho dei dipendenti frontalieri che lavorano da decenni, i loro stipendi aumentano di anno in anno ma anche l’esperienza aumenta, sono insostituibili e portano a casa paghe da 6k più qualche premio se raggiungono certi risultati, Ticinesi invece non ne trovo, triste ma è così.

bledsoe 3 anni fa su tio
Sarebbe anche un bene forzare un po' la mano ai giovani (senza arrivareaa obblighi e/o divieti) verso carriere più utili anche se meno allettanti. Inutile sfornare centinaia di scienziati della comunicazione, storici, bibliotecari, etc se non avranno possibilità di trovare lavoro.

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a bledsoe
Togliendogli tutte le indennità immaginabili si adatterebbero a fare qualsiasi lavoro, meno le rapine spero ;-)

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Hai toccato il tema! La cassa disoccupazione intanto pesa sulle ditte e sui lavoratori, è poi fonte di speculazione ed attira chi ne vuole abusare, favorisce il lavoro in nero, non è un’incentivo a dare di più anzi, rammollisce chi già è in bilico, andrebbe ridotta al minimo tramite diminuzione delle prestazioni e limitazioni su chi ne ha diritto. Per esempio prima di averne diritto andrebbero raggiunti 5 anni di lavoro ininterrotto, tanto per dirne una.....

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
Mi sembra di avere scritto a te del mio amico che ha una ditta con una quindicina di operai e cercava uno per posa fili per "robot" e lavori di riparazione per tosaerba e altri macchinari di piccole dimensione (vende anche altro per gli agricoltori ma di dimensioni grosse). Dopo mesi di ricerche ne ha trovato 3; uno di vent'anni ha detto che lavorava solo il 50% per problemi alla schiena, l'altro aveva il domicilio troppo lontano e il terzo uno che non aveva problemi ad alzarsi alle 5 e rientrare alle 20. Chi era ? Un frontaliere !!!!! Lui voleva uno dei "nostri", prima di tutto vista la situazione e secondariamente lo stipendio era da CCL, con un periodo di prova per tre mesi. Ha contattato tutti gli uffici possibili ma niet !! L'ho visto settimana scorsa e mi ha detto che ha trovato un ticinese che era responsabile di quel tipo di macchinari presso un grosso centro di S. Antonino ma era stufo di stare in ufficio e aveva alle dipendenze gente che gli faceva mangiare il fegato talmente lavoravano bene !! Comincerà tra un mese e il mio socio meglio di quello non poteva trovare. Non serve istruirlo; ma che pena ;-(( Se non c'era questo per forza di cose quello oltre confine ;-((

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Sai Tato, io invece ho un ex compagno di classe nonché amico da una vita che ai tempi aveva trovato un’ottimo posto in cantone con mansioni dirigenziali in campo genio civile, ottima paga è garantito fino alla pensione. Ebbene, dopo qualche anno ha lasciato l’impiego per noia e mancanza di motivazione, in pratica non era capace di fregarsene e fare come tanti che la giornata sanno come portarla a termine in un qualche modo, ha invece preferito tornare in una azienda privata con obiettivi da raggiungere e sfide da affrontare.

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
Infatti, ma credo sia una razza in via d'estinzione o casi rari che mollano la poltrona anche se il posto è sicuro, la paga ottima e gli orari pure. Questi sono quelli che non desiderano solo quanto scritto sopra ma fare un lavoro che gli piaccia e alla sera tornano a casa magari stanchi ma felici e non solo "poco stanchi e infelici " ;-))

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
Un annetto fa il mio capo è venuto da me disperato chiedendomi se conoscessi qualcuno in cerca di lavoro (sono in Svizzera tedesca dove mancano persone della mia professione). Senza dirgli niente per non fare quello che raccomanda qualcuno ho passato l'indirizzo del mio ufficio a un soci. Oggi lavora qua e fra qualche mese abbasserà la percentuale per permettersi di fare una scuola a tempo parziale per aprirsi qualche porta. In Ticino non l'ha preso nessuno quindi farà avanti e indietro una volta ogni due giorni. Diciamo che ai Ticinesi ogni tanto direi di aprire un attimino gli occhi che un lavoro lo si trova, già che magari non è comodo o in una lingua che si capisce (come nel mio caso), però qualche soluzione provvisoria c'è, basta cercarla.

lollo68 3 anni fa su tio
In Ticino cercano solo frontalieri possibilmente sotto i 50 anni: il disoccupato di più di 50 anni non ha nemmeno avuto un colloquio dopo aver inoltrato 550 candidature!

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a lollo68
Sai, io cerco in continuazione personale nell’ambito edile con varie specializzazioni, non riesco a trovare volonterosi giovani o meno giovani Ticinesi, il frontaliere da 4,5/5/6 mila franchi al mese lo trovo, ne provo 10 e ne trovò uno che fa per me, poi lo assumo. Di Ticinesi ne ho provati molti ma nessuno disposto a farsi un mazzoletti, solo pretese e diritti a loro favore. Così andremo verso ai 100’000 frontalieri e 40’000 disoccupati indigeni.
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