L'obiettivo è di intensificare gli scambi nell'ottica della lotta alla pandemia e non solo.
Una dichiarazione di intenti in tal senso è stata firmata questa sera dal ministro degli esteri Ignazio Cassis con l'omologo austriaco.
BERNA - Austria e Svizzera vogliono cooperare più strettamente e hanno concordato un "partenariato strategico".
Una dichiarazione di intenti in tal senso è stata firmata questa sera a Vienna dal ministro degli esteri Ignazio Cassis con l'omologo austriaco Alexander Schallenberg.
Pace, prosperità e sostenibilità - L'obiettivo è di intensificare gli scambi e stabilire un partenariato in aree essenziali come la promozione della pace, la prosperità e la sostenibilità, il controllo delle pandemie, la ricerca e lo scambio di giovani.
Prima della visita di Cassis a Vienna, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) aveva precisato che la dichiarazione d'intenti sul partenariato strategico, approvata dal Consiglio federale il 24 febbraio scorso, è uno strumento non vincolante che permette di ampliare la cooperazione in settori specifici. Fra l'altro con il rafforzamento della rappresentanza degli interessi e l'assistenza reciproca in Paesi terzi.
Risorsa a lungo termine - Schallenberg ha sottolineato che questo partenariato dovrebbe diventare una risorsa a lungo termine per entrambi i paesi. «Soprattutto quando si tratta di sfide globali ed europee, è centrale lo scambio e lo stretto coordinamento con i vicini e gli amici», ha detto il ministro degli esteri austriaco. «Non solo affrontiamo le stesse sfide, ma condividiamo anche gli stessi valori e modelli di vita».
Sono già in corso discussioni a livello di ambasciatori e di esperti per approfondire la cooperazione strategica, per esempio sulla questione del controllo delle frontiere nella regione del lago di Costanza o nel settore del commercio.
Questo è il primo "partenariato strategico" concluso dall'Austria. Il cancelliere Sebastian Kurz aveva annunciato nell'agosto 2020 l'intenzione di concludere tali accordi con altri paesi innovativi nei prossimi anni, rafforzando così gli scambi nell'Unione europea. Sono in fase di valutazione da parte di Vienna Norvegia, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda, Israele, Uruguay, Etiopia, Costa Rica ed Emirati Arabi Uniti. L'obiettivo è quello di promuovere una cooperazione economica e scientifica su misura.
Per la Svizzera, il "partenariato strategico" con l'Austria arriva dopo che, alla fine di maggio, il Consiglio federale ha abbandonato, dopo sette anni di negoziati, le trattative per un accordo quadro istituzionale con l'UE. Per Berna i punti critici erano le regole sugli aiuti di stato, le misure per proteggere i salari svizzeri e l'accesso dei cittadini europei alle prestazioni di sicurezza sociale svizzere.
Ignazio Cassis domani parteciperà al Forum europeo di Wachau, durante il quale illustrerà le prospettive della Svizzera dopo la decisione del Consiglio federale del 26 maggio scorso. All'incontro interverranno anche Kurz, la prima ministra lituana Ingrida Šimonytė e il commissario europeo per la programmazione finanziaria ed il bilancio, di nazionalità austriaca, Johannes Hahn. Al termine del forum il consigliere federale incontrerà a quattrocchi il cancelliere.
Il Forum europeo di Wachau è un convegno di personalità soprattutto austriache dedicato alle discussioni sulla politica europea, che si tiene ogni anno dal 1995 (ad eccezione del 2006) nell'Abbazia di Göttweig, nel territorio di Wachau in Bassa Austria. Nel corso degli anni, la manifestazione ha visto la partecipazione di numerosi politici europei di rilievo.