Un team guidato dall'Università di Ginevra sta studiando la composizione della Via Lattea
Rispetto a quanto si credeva finora, gli astronomi hanno scoperto che l'ambiente della galassia non è uniforme
GINEVRA - Contrariamente a quanto previsto dai modelli teorici, l'ambiente gassoso in cui è immersa la Via Lattea non è omogeneo.
È quanto ha scoperto un team di astronomi guidato dall'Università di Ginevra (UNIGE), che ha osservato variazioni talvolta significative dell'atmosfera di una ventina di stelle. I loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature.
«Questi risultati hanno un forte impatto sulla nostra comprensione dell'evoluzione delle galassie e della nostra in particolare», si legge in un comunicato odierno di UNIGE. In particolare, essi implicano che nuove stelle e pianeti potrebbero essere formati da una miscela di gas molto diversa e varia.
Le galassie sono costituite da un insieme di stelle e sono formate dalla condensazione del gas del mezzo intergalattico, composto da idrogeno ed elio. Questo gas non contiene elementi chimici più pesanti. Questi ultimi, come lo zinco, il carbonio, il ferro o il silicio, sono prodotti nel nucleo delle stelle per nucleosintesi.
Giunte al termine della loro vita, una volta bruciato tutto il loro idrogeno, alcune stelle esplodono. I metalli che hanno prodotto durante la loro esistenza alimentano allora il gas della galassia. Questi atomi possono poi condensarsi sotto forma di polvere, soprattutto nelle zone più dense e fredde.
Arricchimento progressivo
«All'inizio, più di 10 miliardi di anni fa, non c'erano metalli nell'ambiente della Via Lattea», spiega nella nota Annalisa De Cia, professoressa del dipartimento di astronomia dell'UNIGE. In seguito, le stelle hanno progressivamente arricchito il gas con i metalli che producevano.
Finora, gli scienziati pensavano che questo gas avesse una composizione relativamente uniforme in tutta la galassia. Tuttavia, il team di astronomi guidato dall'UNIGE è giunto a una conclusione ben diversa studiando le atmosfere di diverse stelle, grazie allo spettroscopio ultravioletto del satellite Hubble.
Gli astronomi hanno scoperto che non solo l'ambiente della Via Lattea non è omogeneo, ma che alcune zone studiate non raggiungono nemmeno il 10% della metallicità solare (composizione del gas nel Sole). I ricercatori lavoreranno ora a perfezionare le loro simulazioni.