Arretra anche l'ETH, ma resta il numero uno nell'Europa continentale. L'USI mantiene il suo posto (240°)
A dominare, come sempre, le università americane e britanniche
ZURIGO - Il Politecnico federale di Zurigo (ETH) rimane l'unica università non anglofona tra i primi dieci istituti accademici del mondo nella classifica 2023 di QS Quacquarelli Symonds. Tuttavia, scende di un rango, al nono posto.
Il Politecnico federale di Losanna (EPFL) cala invece dal 14° al 16° posto e l'Università di Zurigo dal 70° all'83°, indica un comunicato diffuso oggi dalla società di analisi del settore dell'istruzione superiore QS Quacquarelli Symonds. Tutte le altre università svizzere sono oltre il 100° rango: Berna è al 120° (119° nel 2022), Ginevra al 125° (105°) e Basilea al 136° (138°).
Più distaccate si trovano l'Università di Losanna al 203° posto (176°), l'Università della Svizzera Italiana al 240° posto (invariata); e ancora di più l'Università di San Gallo al 501° posto (459°) e infine l'Università di Friburgo, classificata tra il 571° e il 580° posto (561-570°).
Il MIT al primo posto
La classifica è ancora una volta largamente dominata dalle università americane e britanniche. Per l'undicesimo anno consecutivo, il Massachusetts Institute of Technology (MIT, USA) è al primo posto. È seguito dall'Università di Cambridge (Regno Unito) e dall'Università di Stanford (USA).
La classifica QS di quest'anno è la più ampia di sempre e comprende 1418 istituti accademici in 100 località. Si basa su una serie di indicatori, tra cui le statistiche delle pubblicazioni specializzate. L'analisi tiene conto anche di sondaggi condotti tra scienziati e datori di lavoro.