La BKW, un'azienda svizzera che commercia e produce energia elettrica, ha rifiutato di usare il fondo di salvataggio
ZURIGO - Ieri, in seguito alla richiesta di Axpo di un fondo di salvataggio, il Consiglio federale ha concesso alla società una linea di credito fino a 4 miliardi di franchi. Lo scopo del fondo è sostenere le aziende ed evitare che i fornitori svizzeri di energia elettrica si trovino in mancanza di liquidità a causa delle turbolenze dei mercati. Ma non tutti sfrutteranno gli aiuti. Il direttore finanziario dell'azienda bernese BKW, Ronald Trächsel, durante una conferenza stampa odierna ha affermato: «Non riteniamo che il fondo di salvataggio sia lo strumento giusto».
Secondo Trächsel, BKW non dovrà ricorrere ad aiuti di Stato. Alla fine di giugno 2022, la liquidità della società ammontava a quasi un miliardo di franchi. Alla luce delle turbolenze sui mercati energetici, i rischi nell'attività di trading sono stati ridimensionati, ha dichiarato Trächsel. «Stiamo adattando il nostro comportamento al rischio».
La decisione di istituire degli aiuti statali per sostenere i produttori di energia elettrica arriva a seguito delle attuali di operare nel settore. Da quando è iniziata la "carenza" energetica, le aziende devono depositare maggiori garanzie nelle borse in caso di aumento dei prezzi e al contempo, i prezzi all'ingrosso dell'elettricità sono decuplicati nel giro di un anno e le fluttuazioni hanno raggiunto nuovi record negli ultimi giorni.