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SVIZZERAUn bambino su due vittima di violenze dai genitori: «È ora di dire basta»

17.10.22 - 06:30
Genitori stanchi o arrabbiati che arrivano fino alla violenza. «Ciò può avere effetti devastanti sui bambini»
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Un bambino su due vittima di violenze dai genitori: «È ora di dire basta»
Genitori stanchi o arrabbiati che arrivano fino alla violenza. «Ciò può avere effetti devastanti sui bambini»

BERNA - Un bambino su due, in Svizzera, subisce violenza fisico e/o psicologica da parte dei propri genitori tra le mura di casa.

Almeno, è quanto risulta da uno studio realizzato dall'Università di Friburgo su incarico di "Protezione dell'infanzia Svizzera", associazione che - alla luce di quanto emerso - chiede che il diritto a un'educazione non violenta «sia sancito dalla legge».

Secondo la ricerca, la violenza in ambito educativo «fa parte della vita quotidiana» di numerose famiglie svizzere. Quasi il 40% dei 1'013 genitori interpellati dai ricercatori ha già usato punizioni corporali nei confronti dei propri figli. In tal senso, il metodo più usato sono le sculacciate (15%).

«Anche con la violenza psicologica, però, si possono provocare danni», ricorda l'associazione, «soprattutto se perpetrata a cadenza regolare». In Svizzera, quasi un genitore su 6 ricorre regolarmente a questo tipo di violenza: nei casi più frequenti si tratta di gravi insulti, seguiti da mancanza di affetto.

Il motivo che induce a misure di questo tipo è di varia natura: «I genitori si sono sentiti arrabbiati e provocati», «erano stanchi e con i nervi a pezzi», «il bambino non ha obbedito».

«Bisogna aggiornare la legge»
È per questo motivo che ora l'associazione richiede una nuova legge: «Nella legislazione svizzera non esiste un divieto delle pene corporali se queste non provocano danni evidenti. Ciò significa, implicitamente, che sono consentite, come dimostrano le sentenze corrispondenti del Tribunale federale».

Qualcosa di inaccettabile per l'organizzazione, poiché «l’uso di violenza nell’educazione dei figli può avere effetti devastanti, dai danni fisici ai deficit cognitivi o emotivi, fino ai danni psicologici come le depressioni, i pensieri suicidi, l’alcolismo, la tossicodipendenza».

«I genitori sono d'accordo»
«Esigiamo che la Svizzera applichi finalmente, con forze congiunte, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia» afferma Regula Bernhard Hug, direttrice del segretariato generale di Protezione dell’infanzia Svizzera. «È necessaria una legge adeguata per il diritto all’educazione non violenta: l’educazione dei figli è un fatto privato, la violenza sui bambini no».

Anche tra i genitori interpellati, quest’idea incontra un ampio consenso: due terzi di loro ha dichiarato di aspettarsi da una tale legge effetti positivi per la promozione di un’educazione non violenta. Negli ultimi cinque anni è notevolmente aumentata la consapevolezza dei genitori in merito alla violazione dei limiti nell’educazione: oggi 8 persone su 10 (il doppio rispetto al 2017) dichiarano di farsi dei rimproveri per aver usato punizioni corporali. 

Oltre alla richiesta ufficiale di un fondamento giuridico, l'associazione continua nella lotta contro la violenza nell'educazione con campagne di sensibilizzazione e prevenzione. Ad esempio, sono stati lanciati dei corsi per i genitori a margine del programma «Genitori forti – bambini forti», volti ad aiutare i genitori a prevenire situazioni tese e a risolverle in modo costruttivo e senza violenza.

Entro la fine del 2022 verranno offerti all’incirca altri 30 corsi per i genitori, sia gratuitamente online, sia in presenza in vari Comuni svizzeri.

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COMMENTI
 

vulpus 2 anni fa su tio
Ops , ho letto la stessa notizia su un quotidiano, ma lì parlano di un bambino su 5.......

vulpus 2 anni fa su tio
L'educazione dei bambini non va fatta con le leggi. Queste ricerche hanno sempre il retrogusto dei bacchettoni. L'educazione è amore verso i propri figli, e che in taluni casi non esclude sicuramente il rimprovero , il rimbrotto o la sculacciata. Le statistiche parlano come sempre di percentuali. Pubblicate le cifre esatte di quello che avete riscontrato e poi ne riparliamo. Nei paesi comunisti ti sequestrano i figli a 3 anni e poi lo stato li alleva.Quì speriamo di non arrivare a tanto.

Mattiatr 2 anni fa su tio
Il 40% non è 1 su 2, però vabbé la matematica è un opinione. Comunque sia nell'articolo non è riportata la cadenza delle punizioni corporali, fatto singolo o vizio ripetuto? Da titolo, sottotitolo e copertina si fa intendere che metà dei genitori picchia regolarmente i figli, leggendo il contenuto invece si parla d'altro.

Don Quijote 2 anni fa su tio
A contraddire quanto si afferma in questo articolo è l'evidenza della maleducazione sempre più marcata delle nuove generazioni, non hanno rispetto dei genitori, dei docenti, per strada bande di tepistelli senza un pelo di barba fanno i gradassi, alzano il dito medio a chiunque, insultano le mamme con parolacce solo perché si sono permesse di chiedere di non rompere le bottiglie di birra nei luoghi scolastici e dove giocano i bambini piccoli, sono sempre più ricco... e depressi. Le vecchie generazioni abbiamo raccolto cefoni a piacere e imparato il rispetto senza finire dallo psicologo. Quando ho preso un bel cefone dal docente sapevo bene di essermelo meritato, e che era del tutto normale dopo non aver ascoltato i 5 avvertimenti di non disturbare la lezione.

Duca72 2 anni fa su tio
Vogliamo discutere dei Maestri , per i quali noi avevamo soggezione e rispetto? Se adesso si permettono di fare un decimo di quello che correttamente facevano a noi vengono denunciati o licenziati. Una sana sculacciata è sempre molto educativa . Ovviamente tutto con buon senso.

Sarà 2 anni fa su tio
Risposta a Duca72
@Don Quijote - Qui si parla di bambini, non di adolescenti. Non sarà che i comportamenti che descrivi siano causati da violenze subite da bambini? @Duca72 - Non so dove sei andato a scuola, ma io ho più di 60 anni e già allora i docenti non potevano tirare schiaffi agli allievi. vero che la mentalità era diversa e i genitori accettavano anche qualche punizione oggi inaccettabile. Non credo comunque che eravamo meglio dei giovani d'oggi.

coluicheguarda 2 anni fa su tio
Innanzitutto va detto che il Termine “bambini” in questo articolo è sbagliato, offensivo e vada rimosso. Chi siamo noi per decidere e definire come un essere vivente in tenera età voglia essere nominato??! Lo trovo scorretto e va contro la libertà del singolo individuo di poter decidere che cosa lui sia, se un anziano, bambino, lemure di mare o gendarme fluid… 😅😂😂😂 Ormai è la pandemia degli idi0ti…

Boma 2 anni fa su tio
Risposta a coluicheguarda
"BAMBINO indica ogni essere umano nell’età compresa tra la nascita e l’inizio della fanciullezza, che comincia a sei anni; nell’uso comune, però, viene chiamato bambino l’essere umano da quando nasce fino all’adolescenza. Specialmente quando è usato al plurale, o in senso non specifico, il termine indica genericamente maschi e femmine" (Treccani) Dopo uno può parlare la lingua che preferisce...

MissKirova 2 anni fa su tio
Ridicoli. Infatti si vedono i figli delle sberle non prese!

seo56 2 anni fa su tio
Violenza!!! Follia pura…. Una sculacciata, una tiratina d’orecchie e punizioni simili ben vengano!!!

pontsort 2 anni fa su tio
Ma chi fa queste affermazioni ha almeno avuto dei figli?

seo56 2 anni fa su tio
Risposta a pontsort
Si, i viziati e maleducati del giorno d’oggi… Quando ci vuole… una “bella” sculacciata… ci vuole..

SteveC 2 anni fa su tio
Sarebbe ora da smetterla di dipingere la maggior parte dei genitori come aguzzìni. È vero che non bisogna esagerare con la violenza, ma un rimprovero o una sculacciata ogni tanto ci stanno. Ho 3 figli ormai maggiorenni per cui so di cosa parlo.

seo56 2 anni fa su tio
Risposta a SteveC
Esattamente!!

Don Quijote 2 anni fa su tio
Risposta a SteveC
Devi metterti in ginocchio ad altezza bambino per non intimidirlo, e se dopo avergli ripetuto 20 volte di non tirare la coda al gatto alza il dito medio e te lo infila in un occhio, tu resti calmo, respiri profondo, ignori il dolore, lasci perdere la coda del gatto e inizi a spiegargli che il suo gesto non va bene! Mi raccomando, non urlare e niente cefoni, potresti finire in prigione e perdere la custodia dei figli.

MammaLalla 2 anni fa su tio
A me "persone competenti" sono riuscite a dire che "faccio violenza" sulle mie figlie adolescenti se gli ritiro il cellulare come punizione perché poi "restano socialmente escluse" a nulla è servito rispondere che non ho mai impedito a nessuna delle mie figlie di andare a suonare il campanello di qualche amichetta per proporgli un'attività insieme. Certo che se ogni manovra educativa viene considerata violenza poi ci rimane da chiederci come mai non riusciamo più a dare una buona educazione ai nostri ragazzi.

seo56 2 anni fa su tio
Risposta a MammaLalla
Condivido!!
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