Nessun risultato anche per il sesto round di colloqui.
BERNA - Il sesto round negoziale per il rinnovo del contratto nazionale mantello nell'edilizia non è riuscito a risolvere le divergenze fra le parti. I lavoratori continueranno quindi le loro azioni di protesta, ha indicato ieri sera Unia.
Il sindacato considera inaccettabile la richiesta avanzata dalla Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC) di allungare le giornate lavorative in estate: un attacco alla salute dei muratori, secondo i rappresentanti dei lavoratori. Unia denuncia anche il fatto che la controparte non ha presentato alcuna proposta concreta di aumento dei salari. I dipendenti chiedono la compensazione dell'inflazione e un ritocco degli stipendi reali dell'1%.
Poiché non è stata trovata una soluzione alle vertenze le azioni di protesta continueranno nelle prossime settimane nella Svizzera tedesca e in Romania, dopo essere iniziate lunedì in Ticino, ha fatto sapere il sindacato.
Da parte sua la SSIC in un comunicato afferma che le remunerazioni nell'edilizia sono già tra le più alte dei settori comparabili. Secondo gli impresari serve inoltre maggiore flessibilità. L'associazione minaccia anche di perseguire i sindacati in giustizia per violazione dell'obbligo di mantenere la pace del lavoro.