La causa? La siccità e il conseguente scarso rendimento delle centrali idroelettriche
BERNA - Per la stagione fredda in arrivo, le Ferrovie federali svizzere (Ffs) saranno costrette ad acquistare energia elettrica supplementare. L'estate appena passata, infatti, è stata contraddistinta da una grande siccità: un problema per le centrali idroelettriche delle Ffs che hanno reso meno del solito.
Per questo, nei prossimi mesi, come indicato dal Ceo Vincent Ducrot in un'intervista, servirà comprarne e produrne di più.
Ducrot, sulla piattaforma di notizie della Segreteria di stato dell'economia "Die Volkswirtschaft", ha precisato che, per i sistemi fotovoltaici, ci sono due opzioni: montare pannelli su edifici in pianura e in montagna. «Potremmo immaginare d'installare pannelli solari in montagna, per esempio sulle dighe delle nostre centrali idroelettriche». Con questa soluzione risulterebbe però difficile aumentare la produzione degli impianti, soprattutto in inverno.
La propulsione a idrogeno potrebbe essere una soluzione per sostituire i treni alimentati a combustibili fossili. Tuttavia ciò non è il caso della Svizzera, dove la rete ferroviaria è completamente elettrificata e gran parte dell'elettricità viene prodotta autonomamente dalle Ffs.
Le ferrovie vogliono sfruttare ancora meglio l'energia di frenata dei treni, immettendola di nuovo nella rete. Inoltre, per evitare inutili e dispendiose fermate dei convogli bisognerà affinare il sistema delle «onde verdi» (dei semafori). Secondo Ducrot, ciò consentirebbe di risparmiare dal sette all'otto per cento di elettricità all'anno. Per il Ceo, dal 2010 le Ffs hanno risparmiato circa il 25% di elettricità grazie ai progetti già realizzati.