La Commissione dell'economia degli Stati predica prudenza: «Si attenda almeno l'esito delle analisi sulle cause del dissesto».
ZURIGO - Prima di mettersi al lavoro per colmare eventuali lacune normative, il parlamento dovrebbe attendere almeno l'esito delle analisi sulle cause che hanno portato alla crisi del Credit Suisse e all'acquisizione da parte di UBS.
È il parere della Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S) che ha deciso di non presentare al momento alcuna proposta prima di saperne di più su tutta la vicenda.
Dopo un incontro con la responsabile del Dipartimento federale delle finanze, Karin Keller-Sutter, e il presidente della Banca nazionale Thomas Jordan, la CET-S ha constatato che un’azione rapida e decisa da parte del Consiglio federale e degli altri attori coinvolti era indispensabile per scongiurare una crisi di portata incalcolabile. Insomma, al momento attuale la massima priorità è garantire il ritorno alla calma del sistema dei mercati finanziari. In questo contesto occorre evitare interventi politici affrettati da parte del Parlamento, sottolinea il comunicato.
Prima di mettersi al lavoro, stando alla commissione il ruolo del Parlamento sarà quello di procedere a un’analisi accurata della crisi di Credit Suisse. Bisognerà in particolare attendere gli accertamenti dal profilo dell’alta vigilanza delle Commissioni della gestione e, eventualmente, di una l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta. Lo stesso Dipartimento delle finanze ha a sua volta già commissionato un’analisi, rammenta la CET-S.
Ecco perché la commissione si astiene dal presentare in questo momento propri interventi di commissione. A suo parere, la sessione straordinaria - prevista dall'11 al 13 aprile - dovrebbe essere dedicata alla discussione dei crediti decisi dal governo per stabilizzare la situazione (109 miliardi di franchi per il momento, con una riserva di altri 100 miliardi quale garanzia per la Banca nazionale).
Pensionati lavoratori, no privilegi
Sempre nel corso della sua seduta, la CET-S raccomanderà al plenum di respingere una mozione della sua omologa del Nazionale volta a promuovere la continuazione dell’attività lavorativa ai pensionati.
Per la commissione, la richiesta della mozione di concedere agevolazioni fiscali alle persone in età di pensionamento viola il principio dell’imposizione secondo la capacità economica ed è quindi anticostituzionale.
Prezzo benzina, spazio ai privati
La commissione ha anche rigettato, sebbene di misura, varie proposte che chiedevano l'istituzione di una piattaforma statale per il calcolo dei prezzi del carburante.
Il motivo è l'esistenza di una piattaforma online già esistente gestita dal Touring Club Svizzero, sottolinea la nota. Una simile soluzione, privata, è in grado di coprire il fabbisogno; la necessità di un intervento statale non è più data.