Hanno fatto la loro comparsa un po' ovunque. Sembrano una campagna pubblicitaria, ma in realtà contengono un messaggio denigratorio.
ZURIGO - Sui lampioni, sulle facciate delle case o alle fermate del tram. Gli adesivi riportanti lo slogan «Oggi razzisti. Domani anche poliziotti» si possono trovare un po' ovunque a Zurigo. Nell'immagine si vedono raffigurati due dipendenti della polizia cittadina e, sullo sfondo, un membro del gruppo neonazista "Junge Tat". Viene tacitamente supposta una vicinanza inequivocabile tra le forze di polizia e gli estremisti di destra.
In molti, in città, si sono chiesti il perché di una campagna pubblicitaria così provocatoria. Qualcuno si è domandato se potesse essere reale. Come Yves B. (17) che interpellata da 20 Minuten ha aggiunto: «Contiene un messaggio davvero negativo».
«La polizia di Zurigo non accetta il razzismo»
Ovviamente non è stata la polizia della Città di Zurigo a volere quel tipo di messaggio. Anzi, condanna «pesantemente» l'affissione, come sottolinea il portavoce Marc Surber. «In questo caso specifico, due dei nostri dipendenti vengono denigrati pubblicamente». In forma anonima e senza la possibilità di un dialogo costruttivo, tutti i membri della polizia zurighese vengono diffamati ed etichettati come razzisti. «Rimuoveremo sistematicamente questi manifesti laddove possibile».
E chiaramente è caccia all'autore che, dovesse essere identificato, dovrà fare i conti anche con una denuncia per violazione del copyright e danni alla proprietà.
Secondo il portavoce, il tema del razzismo viene ripetutamente sollevato durante l'addestramento dei nuovi agenti: «Viene trattato ampiamente così come viene fatto con argomenti quali la diversità e la comunità LGBTQ». Questi temi vengono affrontati ripetutamente anche nei corsi di formazione continua, con il supporto di personale specializzato.
Surber ricorda infine la possibilità di riferire di eventuali ingiustizie subite al dipartimento creato ad hoc, che si occupa dei feedback relativi all'operato di polizia. L'ombudsman della Città è inoltre a disposizione per dei colloqui individuali. «La polizia di Zurigo non accetta il razzismo all'interno della sua organizzazione. Le relative accuse contro i nostri dipendenti vengono esaminate con attenzione».
«Un insulto alla polizia»
Anche la Federazione Svizzera dei Funzionari di Polizia (FSFP) è tutt'altro che entusiasta dell'adesivo. «La FSFP considera questa azione un insulto a tutti gli agenti», afferma il segretario Max Hofmann.
L'etica, sostiene Hofmann, è un argomento importante nella formazione di un poliziotto: «Se la polizia viene accusata di razzismo, scattano degli accertamenti ed eventuali sanzioni laddove necessario».