Soprattutto persone che fuggono dall'Ucraina, ma anche dall'Afghanistan e dalla Turchia
BERNA - L'anno scorso quasi 100mila persone hanno chiesto asilo o lo statuto di protezione S in Svizzera. Persino le ondate migratorie del 2015 e 2016 e quella della fine degli anni '90 impallidiscono di fronte a queste cifre. Ne scrive la NZZ.
I rifugiati ucraini contribuiscono in maniera significativa al nuovo record. Ma escludendoli dal conteggio, il numero di richiedenti asilo in Svizzera rimane alto. Nel 2022 è infatti aumentato il numero di rifugiati provenienti dall'Afghanistan e dalla Turchia, molti dei quali sono perseguitati politicamente nel loro Paese d'origine. In particolare i curdi e i (presunti) sostenitori di Gülen. Per loro, il tasso di concessione dell'asilo politico è relativamente alto e si aggira attorno al 60%.
Le persone fuggono dall'Afghanistan perché la situazione dei diritti umani e la situazione economica nel Paese sono peggiorate sotto il dominio dei talebani. La Svizzera concede l'asilo solo a una piccola parte di loro. La maggior parte riceve una protezione temporanea.
La Segreteria di Stato per la migrazione (SEM) aveva sospeso i rimpatri a causa del deterioramento della situazione nell'estate del 2021. Ma anche prima non erano stati effettuati altri voli di rimpatrio.
Il numero di domande è aumentato nuovamente nella prima metà del 2023. I dati mensili relativi alle richieste sino a oggi sono tutti significativamente superiori a quelli dell'anno precedente. Alla fine di giugno, le domande erano già 12'188, il 43% in più rispetto al periodo corrispondente dell'anno precedente.
La percentuale di decisioni positive è aumentata costantemente negli ultimi decenni. Mentre all'inizio degli anni '90 solo il 5% circa dei richiedenti asilo riceveva una decisione positiva.
Inoltre, sono in aumento le domande da parte di ragazzi e giovani uomini in età adolescenziale.