A loro viene consigliato di farsi vaccinare tra metà ottobre e dicembre.
BERNA - Il coronavirus continua a circolare, soprattutto per via della variante Eris che negli ultimi giorni sta facendo rialzare il tasso di positività. Con l'autunno alle porte, ecco che l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e la Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) raccomandano alle persone particolarmente a rischio di vaccinarsi contro il coronavirus.
Il contesto è cambiato notevolmente rispetto agli anni pandemici 2020 e 2021, sottolineano le autorità. Tuttavia i pazienti più fragili hanno un'alta la probabilità di sviluppare una forma grave di coronavirus. A loro viene quindi raccomandato di farsi vaccinare - idealmente tra metà ottobre e dicembre - in quanto l'immunizzazione offre una protezione accresciuta da decorsi gravi. Secondo l'UFSP e la CFV, alle persone a partire dai 65 anni, quelle di età superiore a 16 anni con malattie pregresse o affette da trisomia 21 e alle donne incinte con malattie pregresse dovrebbe essere somministrata una singola dose di vaccino adattato alla variante XBB.1.5. Alle altre donne in gravidanza, viene raccomandata la vaccinazione se il medico curante la ritiene necessaria.
Per le persone al di sotto dei 65 anni e senza fattori di rischio, invece, il rischio di sviluppare la malattia in forma grave è molto minore. Per loro infatti non esiste alcun obbligo, ma è possibile ricevere la dose di vaccino a pagamento, si legge nella nota.
Le mutazioni delle varianti del coronavirus attualmente in circolazione che riescono a eludere parzialmente l'immunità acquisita. L'UFSP e la CFV ricordano inoltre che la protezione vaccinale (o quella acquisita in seguito all'infezione) diminuisce con l'aumentare del tempo trascorso dall'ultima vaccinazione o infezione. L'UFSP e la CFV prevedono che questi due fattori, insieme all'aumento dei contatti negli spazi chiusi, possano causare un incremento del numero di infezioni in autunno e in inverno.