Cerca e trova immobili
«Non voglio che me la si chieda. Se sono soddisfatto la dò», commenta un cliente.
BERNA - Sempre più persone pagano con la carta nei bar e ristoranti rossocrociati, e c'è chi teme che le mance vengano a mancare. Per questo molti ristoratori hanno iniziato a utilizzare terminali di pagamento che suggeriscono al cliente di lasciarla. Questo, però, infastidisce buona parte dei clienti. È quanto emerso da un’indagine del Blick.
Al momento di saldare il conto, sul display di questi terminali di pagamento vengono visualizzati cinque campi con le varie opzioni possibili: “5% di mancia”, “10%”, “15%”, “Inserimento mancia libera” o “Salta”.
«Non voglio che mi si chieda se voglio dare una mancia. Se sono soddisfatto del servizio, la darò, altrimenti no», riferisce un cliente di un bar di Zurigo al quotidiano zurighese. Scegliere "Salta" sotto l'esame del cameriere è stato spiacevole, sottolinea.
«Il pulsante più grande è quello con la scritta “Nessuna mancia” e gli ospiti sono liberi di non lasciarla», sottolinea Thomas Rosenberg, proprietario del ristorante Sternen-Grill di Zurigo. «La nuova funzione è una benedizione per i dipendenti: le mance sono aumentate in modo significativo dalla sua introduzione». Il ristoratore ammette però che quando il cambiamento è stato introdotto alcuni clienti non hanno apprezzato.
Irene Bolliger, gerente del ristorante Lägern-Hochwacht di Regensberg (ZH), utilizza invece ancora un terminale di pagamento classico. La ristoratrice sostiene però che, anche se ora circa l’80% dei clienti pagano con la carta, questo trend non ha una vera influenza sulle mance. «Spesso gli ospiti pagano con la carta e lasciano un extra in contanti».
Ma davvero pagare con la carta fa calare a picco le mance? Secondo uno studio condotto nel 2022 da Gastrosuisse, no. Il 41% degli esercizi pubblici ha infatti dichiarato di non aver notato alcun cambiamento, negli ultimi anni, nel comportamento dei clienti rispetto alle mance. Il 17,8% ha invece riferito di aver osservato un aumento delle mance, mentre il 22,5% ha detto di aver notato un calo.
