L'esercito contribuirà a tutelare la sicurezza degli ospiti della manifestazione che si terrà dal 15 al 19 gennaio a Davos.
DAVOS - Anche quest'anno l'esercito darà man forte alle autorità grigionesi per garantire la sicurezza del Forum World Economic Forum (WEF) di Davos che si terrà dal 15 al 19 di gennaio. Oggi sono entrati in servizio la maggior parte dei soldati chiamati per l'occasione.
Diverse misure di sicurezza sono stati adottate già prima di Natale, stando a una nota odierna del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), in cui si specifica che il Parlamento ha approvato un effettivo massimo di 5 mila soldati da impiegare fra il 9 e il 25 di gennaio a tutela della manifestazione e dei suoi ospiti.
Benché l'impiego dei militi si svolga sotto la responsabilità delle autorità civili, in servizio d’appoggio i militari sono autorizzati ad applicare misure coercitive di polizia per l’adempimento dei compiti loro assegnati.
La protezione del WEF si svolge anche nell'aria: le Forze aeree rafforzeranno il servizio di sorveglianza con jet da combattimento armati e in collaborazione con Austria e Italia. Le limitazioni dello spazio aereo sopra Davos saranno in vigore venerdì 12 gennaio prossimo, dalle ore 10.00 alle ore 17.00, e da sabato 13 gennaio, dalle ore 10.00, al più tardi fino a sabato 20 gennaio alle ore 17.00.
Come ogni anno, a Davos a si daranno appuntamento capi di Stato - è atteso per esempio il neopresidente dell'Argentina Javier Milei - e di governo, ministri, esponenti delle organizzazioni internazionali e rappresentanti della società civile. In particolare, la località turistica accoglierà anche i consiglieri della sicurezza nazionale di diversi Paesi per discutere dell'Ucraina.
L'incontro, organizzato in maniera congiunta da Svizzera e dalla stessa Ucraina, sarà consacrata alla "formula della pace in dieci punti" di Volodymyr Zelensky.