La SEM: «Nel 2023 respinto il 20% in più di domande d'asilo e 5'472 persone hanno lasciato la Svizzera»
ZURIGO - In Svizzera i rimpatri sono in aumento: lo dice una rilevazione della Segreteria di Stato per la migrazione (SEM). E l'incremento di persone che dopo il respingimento della domanda sono state costrette a lasciare la Svizzera è stato del 20%.
A rilanciare la notizia è stato il sito 20 Minuten. Il maggior numero di domande respinte riguarda uomini e donne provenienti dagli Stati del Maghreb, e in particolare dall'Algeria, come afferma Reto Kormann: «Siamo stati in grado di rimpatriare quasi 500 persone che erano state respinte».
L'impennata di rimpatri è favorita anche dal fatto che la Svizzera aderisce al "sistema Dublino", che dà la possibilità di trasferire ad altri Stati chi non ha i requisiti per restare nel territorio elvetico. «Il sistema - spiegano dalla Commissione federale della migrazione - presuppone che i paesi di primo ingresso registrino i richiedenti asilo e che questi vengano sostenuti dagli altri Stati Dublino nella gestione – conformemente alla ripartizione solidale degli oneri – di un gran numero di domande di asilo. Per via della sua posizione geografica, la partecipazione svizzera al sistema Dublino ha l’effetto di ridurre il numero di domande di asilo presentate in Svizzera con conseguente alleggerimento del sistema nazionale di asilo».
Come l'indagine statistica ha rilevato, sono dunque i richiedenti asilo del Maghreb ad essere pesantemente colpiti dai rimpatri. «Si tratta per lo più di giovani uomini che fuggono per motivi economici. Le prospettive di asilo per queste persone sono scarse ed è per questo motivo che la SEM intrattiene stretti rapporti con l'Algeria. «Questo include non solo il mantenimento di un dialogo continuo, ma anche accordi sulla migrazione e il rimpatrio e partenariati sulla migrazione», afferma Kormann.
I dati nel dettaglio: 5'472 persone hanno lasciato la Svizzera - Nel 2023 - scrive la SEM in una nota - hanno lasciato la Svizzera 5742 persone «oggetto di una decisione di allontanamento, ossia il 19,6 per cento in più che nel 2022 (senza contare l’Ucraina). Si è trattato in prevalenza di richiedenti l’asilo la cui domanda era stata respinta e che non hanno ottenuto un’ammissione provvisoria o per i quali un altro Stato europeo era responsabile dell’espletamento della procedura d’asilo».
Il numero di partenze «ha superato i livelli del 2022 per quanto riguarda sia il ritorno nello Stato d’origine (+11,5 %) sia i trasferimenti Dublino (+28,3 %). L’aumento nel settore Dublino è stato registrato nonostante la decisione del governo italiano di non ammettere più fino a nuovo avviso sul proprio territorio persone trasferite nell’ambito del sistema Dublino«. Nel 2023 la Svizzera ha registrato nel settore Dublino un numero di partenze tre volte superiore a quello delle entrate. L’anno prima tale rapporto si era attestato a 2:1, nonostante in quell’anno fosse ancora possibile eseguire trasferimenti Dublino verso l’Italia.
Nel 2023 le persone che hanno lasciato volontariamente la Svizzera sono state 2023 (35,2 %), mentre sono stati rimpatriati 3719 individui (64,8 %). «Le persone allontanate sono tornate in maggioranza in Algeria (474), Turchia (363) e Georgia (362). Nell’anno in esame la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha potuto migliorare in modo significativo la cooperazione nel settore del ritorno in particolar modo con l’Algeria e l’Iraq; è così stato possibile effettuare primi voli speciali verso questi due Stati allo scopo di rimpatriare persone oggetto di una decisione di allontanamento che non avevano lasciato la Svizzera su base volontaria e il cui rimpatrio non poteva essere effettuato a bordo di un volo di linea».
A queste partenze si aggiungono le 10 978 persone beneficiarie dello statuto S tornate volontariamente in Ucraina. Complessivamente nel 2023 hanno dunque lasciato la Svizzera 16 720 persone.