L'approvazione a sorpresa, l'obiettivo dei 650mila camion non ancora raggiunto, le sfide future
BERNA - Trent'anni fa il popolo svizzero approvava a sorpresa l'Iniziativa delle Alpi, una svolta per la politica dei trasporti del Paese. Da allora, i suoi promotori si sono concentrati nella lotta al cambiamento climatico e contro l'ampliamento delle autostrade.
L'articolo sulla protezione delle Alpi, approvato il 20 febbraio 1994, chiedeva di proteggere la regione dal traffico stradale di transito. La legge stabiliva che due anni dopo l'apertura della galleria ferroviaria di base del San Gottardo - cioè dal 2018 - solo 650'000 camion avrebbero potuto attraversare le Alpi ogni anno.
Questo obiettivo non è ancora stato raggiunto. Nel 2022 sono stati registrati circa 880'000 transiti. La quota della ferrovia nel trasporto delle merci è rimasta stabile, ad un livello elevato (74%).
Il completamento della Nuova ferrovia transalpina (NFTA) e la possibilità, a partire dal 2020, di utilizzare il San Gottardo per treni che trasportano semirimorchi fino a 4 metri di altezza hanno dato un ulteriore impulso al trasferimento delle merci dalla gomma alla rotaia.
Misure supplementari
Per il Consiglio federale, però, la difficile situazione economica europea, i numerosi cantieri sulla rete ferroviaria e i ritardi di molti treni frenano ancora questo trasferimento e sono necessarie ulteriori misure.
Alla fine di novembre dello scorso anno, il Governo ha deciso di aumentare la tassa sul traffico pesante (TTPCP) a partire dal 2025. Inoltre, saranno incoraggiati i viaggi in treno più brevi e non sarà aumentato il prezzo della corrente di trazione.
A inizio gennaio, l'Esecutivo ha presentato al Parlamento un progetto per migliorare il trasporto merci ferroviario e fluviale. I fondi pubblici supplementari dovrebbero non solo permettere di mantenere e sviluppare i servizi esistenti, ma anche di raggiungere gli obiettivi climatici, riducendo le emissioni di CO2.
Anche obiettivi climatici
Un tema questo molto caro anche all'Iniziativa delle Alpi, che si è posta l'obiettivo di rendere il trasporto merci in Svizzera neutrale dal punto di vista climatico entro il 2035. Per farlo chiede limiti di emissioni di CO2 per le nuove auto, il divieto di restituzione gratuita dei pacchi nel commercio online e centri di raggruppamento logistico.
L'Iniziativa delle Alpi afferma inoltre che resterà vigile sulla seconda galleria stradale del Gottardo, in costruzione dal 2020. La nuova canna - ricorda - dovrebbe essere utilizzata solo per rinnovare l'altro tunnel e migliorare la sicurezza, e non per aumentare la capacità di transito, come promesso dal Consiglio federale prima della votazione popolare.
L'associazione ha anche un altro cavallo di battaglia: impedire l'ampliamento delle autostrade. A metà gennaio, insieme ad altre organizzazioni ambientaliste, ha presentato un referendum contro il piano di sviluppo delle autostrade approvato dal Parlamento lo scorso autunno, un pacchetto da circa 5 miliardi di franchi.