Secondo il GRECO, tre delle sei raccomandazioni fatte nel 2011 vengono attuate.
BERNA - La Svizzera ha fatto progressi nella lotta alla corruzione. In particolare, a permettere i passi avanti è stata la nuova legislazione federale per più trasparenza nel finanziamento della politica.
A constatare i miglioramenti della Confederazione è il GRECO (Gruppo di Stati del Consiglio d'Europa contro la corruzione), sottolinea in una nota odierna il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Esso nel 2011 aveva rivolto a Berna sei raccomandazioni per rendere più limpido il finanziamento della politica, giudicando poi a più riprese insufficienti gli sforzi profusi.
Il GRECO giunge però ora alla conclusione che la Svizzera è progredita in questo ambito. Applicate per la prima volta in occasione delle elezioni federali dello scorso ottobre, le nuove regole prevedono l'obbligo per i partiti di rendere pubbliche tutte le liberalità ricevute che superano la soglia dei 15'000 franchi. Con questa modifica di legge, vengono attuate tre delle sei raccomandazioni.
Il rapporto del GRECO conclude il terzo ciclo di valutazione. In precedenti relazioni, il gruppo aveva già rivelato che la Svizzera aveva messo in atto tutte le raccomandazioni di carattere penale, introducendo segnatamente disposizioni più incisive contro la corruzione privata.
La Confederazione, aggiunge il DFGP, mantiene comunque il suo impegno nell'ambito del quarto e del quinto ciclo di valutazione. Nel 2017, il GRECO ha a questo proposito formulato una serie di sollecitazioni per prevenire la corruzione in seno al Parlamento, ai tribunali e alla procura federali.