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CAMERE FEDERALISi va verso un eventuale prelievo parziale del terzo pilastro

11.09.24 - 19:26
Approvata una mozione al Consiglio Nazionale. Ora la palla passa al Consiglio degli Stati.
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Fonte Ats
Si va verso un eventuale prelievo parziale del terzo pilastro
Approvata una mozione al Consiglio Nazionale. Ora la palla passa al Consiglio degli Stati.

BERNA - «I futuri pensionati dovrebbero poter far capo alla previdenza privata (pilastro 3a o libero passaggio) per integrare il loro reddito quando riducono il tempo di lavoro prima del pensionamento». È l'obiettivo che si prefigge una mozione di Andri Silberschmidt (PLR/ZH) adottata oggi dal Consiglio nazionale per 130 voti a 59 col benestare del Consiglio federale. Il Consiglio degli Stati deve ancora pronunciarsi.

SItuzione attuale - «Attualmente, un avere di previdenza può essere riscosso solo nella sua totalità», afferma il consigliere nazionale, sostenendo che la possibilità di un prelievo parziale consentirebbe una maggiore libertà di azione.

Secondo il deputato zurighese, se da un lato è possibile aprire più conti del pilastro 3a, dall'altro «la cassa pensioni può frazionare la prestazione di libero passaggio soltanto in misura estremamente limitata. Una successiva suddivisione degli averi di previdenza non è ammessa. Chi non conosce le diverse possibilità e/o non se ne avvale, si ritrova a dover riscuotere integralmente il suo unico avere di previdenza dall'oggi al domani», ha precisato.

Proposta - Stando all'esponente PLR, il Consiglio federale dovrebbe consentire anche una riscossione parziale dei fondi previdenziali. Questo permetterebbe di depositare i propri risparmi su un unico conto o un'unica polizza previdenziale e di riscuoterli poi in modo scaglionato.

Valutazione - Il Consiglio federale ha sostenuto la mozione, interessante in particolare per i lavoratori autonomi. «Tuttavia, per limitare le conseguenze fiscali negative, è necessario definire chiaramente il quadro e le condizioni in cui tali prelievi parziali possono essere effettuati», ha spiegato la "ministra" della socialità, Elisabeth Baume-Schneider.

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