Si comincia questo pomeriggio con la tradizionale "Ora delle domande"
BERNA - Riprendono oggi pomeriggio i lavori alle Camere federali. Il Consiglio nazionale inizierà la seduta (14.30-21.45) con la tradizionale "Ora delle domande".
In seguito, il plenum dovrà affrontare, a livello di divergenze, la Legge federale sulle ferrovie federali. Giovedì scorso, il Consiglio degli Stati aveva deciso che, per ridurre l'indebitamento e agevolarne le attività di investimento, la Confederazione deve versare alle FFS un contributo unico di 850 milioni. Il Nazionale aveva invece chiesto 1,15 miliardi di franchi.
La Camera del popolo affronterà in seguito uno dei dossier più importanti di questa sessione autunnale: il passaggio all'imposizione individuale dei coniugi. Con un solo voto di scarto (13 a 12), la Commissione dell'economia e dei tributi ha raccomandato di approvare sia l'iniziativa popolare "Per un'imposizione individuale a prescindere dallo stato civile", sia il controprogetto indiretto.
La principale novità della riforma è il passaggio all'imposizione individuale, che sarà effettivo a tutti e tre i livelli statali (federale, cantonale e comunale). Di conseguenza, se il progetto andrà a buon fine, i coniugi saranno tassati separatamente come le coppie non sposate. Dovranno quindi compilare due dichiarazioni d'imposta distinte.
Il Consiglio degli Stati (15.15-21.00) affronterà in entrata la modifica della Legge sull'assicurazione contro la disoccupazione che prevede un accesso semplificato alle indennità per i lavoratori in posizione analoga a quella dei datori di lavoro.
I "senatori" affronteranno poi tre dossier, tutti a livello di divergenze: il prolungamento del programma federale d'incentivazione per la custodia extra famigliare di bambini, il Messaggio sulla cultura 2025-2028 e la revisione parziale della Legge sui prodotti del tabacco.
Quest'ultimo dossier - che corrisponde all'applicazione dell'iniziativa "Fanciulli e adolescenti senza pubblicità per il tabacco" - non mancherà di far discutere. Dopo una prima adozione da parte degli Stati, il Nazionale aveva respinto la legge.
A determinare la bocciatura del progetto, anche se per ragioni opposte, è stata un'alleanza fra il campo rosso-verde e l'UDC. Se per i primi le eccezioni al divieto di pubblicità non rispettavano il mandato costituzionale, per i secondi non andavano abbastanza lontano.