La Federazione svizzera si batte per il riconoscimento giuridico delle lingue dei segni.
BERNA - «Le lingue non costituiscono una limitazione, il Consiglio federale offende i sordi e il Parlamento». È una dura presa di posizione quella della Federazione svizzera dei sordi che attacca la proposta presentata oggi, 23 dicembre, dal Consiglio federale per il riconoscimento giuridico delle lingue dei segni. Ritenuta «non adeguata. Ignora le esigenze delle persone sorde e affette da deficit uditivo in Svizzera. Il riconoscimento delle lingue dei segni non può restare simbolico».
La Federazione svizzera dei sordi chiede dunque che il Parlamento corregga la decisione del Consiglio federale e che finalmente le lingue dei segni vengano riconosciute per ciò che sono: delle lingue.
Legge - Con la revisione parziale della Legge federale sull’eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili LDis, presentata oggi, il Consiglio federale non ha tenuto conto della chiara indicazione della mozione 22.3373 «Riconoscimento della lingua dei segni mediante una legge sulla lingua dei segni». Il riconoscimento delle lingue dei segni rimane non vincolante, mancano misure concrete di promozione linguistica e sono state completamente ignorate le necessarie misure per le pari opportunità.
Commento - In questo modo viene consapevolmente ignorato il mandato del Parlamento. Gerhard Pfister, consigliere nazionale e copresidente del gruppo parlamentare sulla lingua dei segni, ha affermato: «È preoccupante che il Consiglio federale ignori così intenzionalmente la volontà del Parlamento. Evidentemente non ha ancora capito che le lingue dei segni sono delle lingue e non rappresentano una limitazione».
Richieste - Basta ignoranza: Nonostante la chiara decisione del Parlamento e il costante aumento dei casi di discriminazione, il Consiglio federale ha ripetutamente rifiutato una vera inclusione delle persone sorde. Il riconoscimento delle lingue dei segni a livello legale è una condizione indispensabile per migliorare la situazione delle persone sorde in Svizzera e garantirne i diritti in modo durevole. La lingua dei segni consente alle persone sorde l’accesso paritario alle offerte formative, ai servizi sanitari, al mercato del lavoro e alla politica. La Federazione svizzera dei sordi chiede quindi al Parlamento di correggere la decisione sbagliata del Consiglio federale e di introdurre misure concrete per la promozione delle lingue dei segni svizzere e le pari opportunità delle persone sorde e deboli d'udito mediante una legge sulla lingua dei segni.