L'operazione condotta dall'Europol in diciotto Paesi ha avuto ripercussioni anche nel nostro. In totale gli arresti sono stati almeno 25.
BERNA - Almeno 25 persone sono state arrestate per la distribuzione online di contenuti pedopornografici generati dall'intelligenza artificiale (IA). Nella tela dell'operazione Cumberland, condotta dall'Europol in 19 Paesi, sono finiti anche tre presunti acquirenti arrestati in Svizzera. I contenuti vietati, invece, provenivano da un sospetto in Danimarca.
Questi li ha offerti su popolari piattaforme di social media come TikTok, YouTube, X e Discord, ha indicato oggi a Keystone-ATS l'Ufficio federale di polizia (fedpol). Gli acquirenti avevano accesso a centinaia di immagini con pagamenti mensili a una cifra.
Nel 2024, Fedpol è stata informata dalle autorità danesi, tramite l'Europol, del fatto che potenziali compratori di contenuti pedopornografici si trovavano in Svizzera. Sulla base di ciò, li ha identificati procedendo agli arresti, effettuati dalla polizia di Basilea Campagna, da quella lucernese e da quella della città di Zurigo. Il procedimento penale è in corso presso le rispettive procure.
I tre fermi nella Confederazione fanno - come detto - parte dell'operazione a livello europeo denominata "Cumberland", rivolta a un gruppo criminale coinvolto nella distribuzione di immagini abusive di minori. Da mercoledì sono stati effettuati 25 arresti in 19 Paesi e sono stati identificati 279 sospetti. Il principale, il già citato danese, è finito in manette lo scorso mese di novembre.
Stando all'Europol, anche nei casi in cui il materiale è interamente artificiale e non viene raffigurata alcuna vittima reale, come per l'operazione "Cumberland", si contribuisce comunque all'oggettivazione e alla sessualizzazione dei bambini. Secondo la legge svizzera, la produzione, la distribuzione e il possesso di contenuti pedopornografici generati dall'IA costituiscono un reato.
L'"Operazione Cumberland" è uno dei primi casi di questo genere e ha posto gli investigatori di fronte a una sfida straordinaria. I modelli di IA assomigliano infatti sempre più a materiale reale, rendendo più difficile identificarli come creati artificialmente. Secondo fedpol, le forze di polizia di tutto il mondo si trovano confrontate sempre di più a pornografia infantile prodotta al computer.