«Sono completamente sproporzionate e violano i diritti umani» ha dichiarato la co-organizzatrice della protesta
BASILEA - Circa 500 persone si sono radunate sabato pomeriggio a Basilea per protestare contro le misure di contenimento della pandemia di coronavirus.
«Le misure anti-Covid sono completamente sproporzionate e violano i diritti umani» ha dichiarato a 20minuten la co-organizzatrice Tatiana Chamina, membro del gruppo "Difesa pacifica per i nostri diritti fondamentali e la democrazia". A suo dire, i provvedimenti presi per arginare il dilagare del virus «causano enormi danni economici e psicologici».
La manifestazione - autorizzata dalle autorità e svoltasi in maniera pacifica - è iniziata alle 13. «Contiamo su 3'000 persone circa» ha dichiarato Chamina (anche se per le autorità le presenze erano molto meno), aggiungendo che il permesso è valido fino a 5'000 partecipanti.
Il servizio d'ordine è gestito dagli organizzatori e vige il rispetto delle regole anti-Covid, in primis l'obbligo di mascherina. Nonostante ciò, nelle immagini che circolano sui media e sui social si vedono parecchi manifestanti che non la indossano. «È in ultima analisi una loro responsabilità» ha affermato Chamina.
La polizia, schierata in assetto anti-sommossa, ha dapprima sorvegliato l'andamento della cerimonia, poi intorno alle 14.45 ha effettuato i primi controlli ai partecipanti. Alcuni di loro sono stati denunciati al Ministero pubblico.