La donna aveva preso di mira il suo ex e una sua insegnante nell'arco di diversi anni.
La condanna dei giudici è stata più pesante di quanto chiesto dall'accusa.
GINEVRA - Dodici mesi di reclusione e 30 aliquote giornaliere, sospesi per quattro anni. È questa la pena a cui è stata condannata una donna per vari reati riconducibili allo stalking, tra cui calunnia e minacce. La condanna dei giudici è stata più severa di quanto chiesto dall'accusa.
La ragazza aveva agito in due occasioni distinte nell'arco di diversi anni, nei confronti del suo ex fidanzato e di un ex insegnante. In totale la ragazza avrebbe inviato circa 900 email da una cinquantina di indirizzi diversi. Sono anche stati creati diversi profili sui social network, attraverso i quali l'imputata scriveva centinaia di insulti.
Nei confronti dell'ex fidanzato e della sua nuova compagna, la Corte ha descritto il comportamento dell'imputata come «ossessivo, mosso da sentimenti di ripicca e per spirito di vendetta».
Per quanto riguarda il secondo caso, la donna aveva inviato decine di email alla professoressa, ma anche al suo compagno e persino alla scuola, facendo intendere di avere una relazione con l'insegnante, con tanto di insulti.
All'imputata è stato inoltre vietato di contattare nuovamente le sue vittime per i prossimi quattro anni, e dovrà seguire una terapia psichiatrica e psicoterapeutica.