Tra le vittime della gravissima intossicazione anche una donna svizzera, che si era recata in Turchia per sottoporsi a un'operazione
ANKARA / BERNA - Dalla chat di un gruppo Whatsapp al reparto di cure intense. Numerose persone, provenienti da Germania, Austria e Svizzera, si sono recate nelle scorse settimane in Turchia per sottoporsi a un'operazione dimagrante. Ma, una volta tornate a casa, molte di loro hanno dovuto essere ricoverate in ospedale.
Il caso, scrive nel suo rapporto settimanale il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle Malattie (ecdc), riguarda almeno 14 individui adulti che tra il 22 e il 25 febbraio si sono recati in una clinica in Turchia dove sono state loro iniettate «tra le 1000-1500 unità di tossina botulinica nel sistema digerente». Tutti i pazienti, hanno riferito alcune delle persone toccate dalla gravissima intossicazione, avrebbero utilizzato un gruppo Whatsapp per contattare l'ospedale in questione.
Al dieci marzo, la Germania ha riportato dodici casi di botulismo. L'Austria uno e la Svizzera un caso sospetto. A riportare il caso svizzero all'Ecdc è però stata la Francia: si tratta di una donna tra i 45 e i 64 anni e che ha ricevuto il trattamento in Turchia in data 22 febbraio e nella medesima clinica dei pazienti austriaci e tedeschi.
Sempre stando all'Ecdc, il botulismo è in grado di provocare gravi paralisi ed è causato da una tossina nervosa prodotta dal batterio Clostridium botulinum.
La malattia può verificarsi dopo aver mangiato alimenti contenenti la tossina o a causa dello sviluppo delle spore all'interno dell'intestino dei bambini piccoli o all'interno delle ferite.
Il botulismo alimentare è la forma dominante della malattia e i sintomi paralitici compaiono generalmente dopo un periodo di incubazione di 12-36 ore (fino a diversi giorni) dopo il consumo di alimenti contenenti tossine. I sintomi possono essere molto gravi e richiedono un trattamento intensivo e la somministrazione di un anti-tossina. Tra il 5 e il 10% dei pazienti muore».
Nella pagina dedicata, l'Ufficio federale di sanità pubblica scrive che in Svizzera «il botulismo è molto raro: si registrano uno o due casi all'anno».