L'aggressore l'ha violentata due volte. È scappato con l'arrivo della polizia. Dopo alcuni giorni lo ha rifatto di nuovo
BASILEA - Un uomo è stato arrestato a Basilea città per aver violentato una donna all’interno dei gabinetti elettronici della stazione. Il fatto è successo il 15 febbraio scorso, ma nuovi dettagli della vicenda sono stati resi noti oggi dopo che il Basler Zeitung ha potuto leggere l’atto d’accusa e riferirne i contenuti.
L’accusato è un uomo di 34 anni, e su di lui pesano diverse accuse. Era entrato in Svizzera, attraverso il valico di Chiasso a fine 2022, dove aveva fatto domanda di asilo. Già pochi giorni dopo aveva avuto guai con la legge. A fine gennaio aveva pure afferrato una donna da dietro toccandole le zone intime.
Il 3 febbraio, dunque dodici giorni prima dello stupro di cui è ora accusato, era stato condannato per furto, ostruzione multipla di un atto ufficiale e molestie sessuali. Condanne per quali era stato espulso dalla città di Basilea, con un divieto di risiedere nel Cantone.
Nonostante il divieto, l'imputato si era recato in stazione il pomeriggio del 15 febbraio. Secondo l'accusa, stava "cercando una vittima adatta su cui soddisfare la sua voglia sessuale". Ha quindi trovato una donna, palesemente ubriaca, su una panchina. Come è emerso dalle indagini successive, in quel momento la donna aveva un tasso alcolemico di circa il due per mille. L'uomo le aveva offerto il suo aiuto e insieme avevano fatto qualche passo prima che la donna cadesse a terra a causa dell'ubriachezza.
Urla dalla toilette - Stando a quanto scritto nell’atto d’accusa il richiedente l’asilo, dopo averla messa in piedi, ha portato la donna direttamente alla rampa che porta al parcheggio sotterraneo delle biciclette. Qui l'ha trascinata all’interno di uno dei bagni autopulenti, abusando sessualmente di lei. La porta si è chiusa automaticamente e si è riaperta dopo 13 minuti.
Poco distante dal bagno c'è la stanza dell'addetto alla manutenzione delle toilette. Il funzionario ha raccontato di aver sentito delle urla provenire dalla direzione dei servizi igienici, ma che una volta sul posto era stato respinto dall’uomo, il quale gli aveva detto che andava tutto bene. Acontentandosi di una spiegazione del genere è ritornato quindi nella sua postazione.
Intanto la donna, dopo aver ripreso le forze, ha cercato di liberarsi dall’uomo, ma è caduta di nuovo a terra. L'individuo, a quel punto vedendola seminuda, l’ha trascinata ancora una volta nel gabinetto e ha abusato nuovamente di lei.
Le urla della donna hanno attirato l’attenzione dell’addetto alla manutenzione, e questa volta ha potuto cogliere l’aggressore in flagrante. L'uomo si era giustificato dicendo che la donna era la sua ragazza. Ma quando ha visto che stava chiamando la polizia, si è tirato su i pantaloni ed è scappato facendo perdere le proprie tracce.
Arrestato tre giorni dopo ad Allschwil - Tre giorni dopo, quindi il 18 febbraio, il richiedente l’asilo ha molestato sessualmente un’altra donna ad Allschwil, comune di Basilea Campagna. È accaduto poco dopo mezzanotte sul marciapiedi. L’uomo - si legge nell’atto d’accusa - pronunciava ripetutamente la frase "Voglio scoparti".
Nonostante il rifiuto della donna e l’intervento di alcuni passanti, l'uomo ha continuato imperterrito a molestarla e a pretendere un rapporto sessuale. Solo l’arrivo della polizia ha evitato il peggio. L’uomo è stato ammanettato e arrestato. Il suo fermo è durato poco. Tornato in libertà, è stato arrestato pochi giorni dopo, il 21 febbraio e da allora si trova in custodia di sicurezza.
È accusato di stupro multiplo, coercizione, profanazione multipla, aggressione semplice e molestie sessuali. L'udienza principale davanti al Tribunale penale di Basilea si terrà il 30 agosto.