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Una frana ti cambia la vita: gli sfollati non potranno mai più tornare nelle loro case

GLARONAUna frana ti cambia la vita: gli sfollati non potranno mai più tornare nelle loro case

15.12.23 - 09:41
L'intera zona è stata classificata come altamente pericolosa. Tutti gli edifici presenti dovranno essere demoliti.
Polizia cantonale Glarona
Una frana ti cambia la vita: gli sfollati non potranno mai più tornare nelle loro case
L'intera zona è stata classificata come altamente pericolosa. Tutti gli edifici presenti dovranno essere demoliti.

SCHWANDEN - La frana del 29 agosto che si è abbattuta sulla località di Schwanden ha cambiato la vita di alcune persone, e a distanza di mesi ormai l'intera zona è ancora classificata come altamente pericolosa. Gli abitanti sono tuttora evacuati e non possono accedere alla zona. Con la mappa di pericolosità pubblicata oggi dalle autorità cantonali di Glarona, l'area viene ora suddivisa in tre gruppi. Rosso, blu e giallo. I residenti nel livello di pericolo rosso probabilmente non potranno mai più rientrare nelle loro case, poiché in questa zona sussiste ancora un "pericolo immediato per la vita e l'incolumità delle persone", scrive il comune di Glarona Sud. Il ritorno alla zona verde è previsto non prima di sei mesi.

Divieto permanente di utilizzo
«Il Consiglio comunale ha deciso di imporre un divieto permanente di utilizzo e di accesso alle proprietà nella zona di pericolo rossa» si legge in un comunciato stampa diramato nella mattinata. I residenti colpiti sono già stati informati di queste misure di vasta portata. L'area della frana è stata intensamente monitorata negli ultimi mesi, motivo per cui sono state stabilite le varie zone di restrizione.

Secondo il Cantone di Glarona, la zona rossa di esclusione è caratterizzata da un rischio di morte molto elevato e richiede pertanto misure rigorose. In concreto, ciò significa che tutti gli edifici presenti in quest'area devono essere demoliti. I proprietari terrieri colpiti, viene fatto sapere, non saranno lasciati soli, ma verranno invitati a partecipare ai colloqui di dicembre per esporre le loro preoccupazioni. Le decisioni finali sui divieti di utilizzo e sugli ordini di demolizione saranno prese entro la fine di gennaio 2024.

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COMMENTI
 

John Wayne 1 anno fa su tio
Ok, lascio casa mia... ma chi mi paga per i sacrifici che ho fatto? Personalmente se dovesse mai succedere mi devono pagare bene se no resto a presidiare il fortino.

Afata 1 anno fa su tio
ma come faranno a demolire visto che i proprietari delle abitazioni non si possono avvicinare nemmeno per prendere un paio di mutande? demoliranno...con il pensiero🤣

centauro 1 anno fa su tio
Dovrebbero applicare lo stesso provvedimento nel paese di Brienz ormai minacciato dalla lenta e imprevedibile frana.

Gimmi 1 anno fa su tio
Prima danno il permesso di costruire,poi.......

Rigel 1 anno fa su tio
Risposta a Gimmi
E poi capita che con il cambiamento climatico in corso il permafrost va a farsi benedire e gli alberi si ammalano, rendendo instabile un terreno che prima non lo era. Tanti posti nelle Alpi stanno soffrendo e cambiando a causa di questo.

sWiSs_PiRaTe 1 anno fa su tio
Risposta a Rigel
per fortuna riusciamo ad adattarci a tutto noi umani... al mondo ci sono più soluzioni che problemi :-)

Lukas82 1 anno fa su tio
Risposta a Rigel
Il problema che tanti non ci credono o non affrontano la realtà

merlux 1 anno fa su tio
Risposta a Lukas82
at Lukas82 : purtroppo è più facile non cambiare le proprie comode abitudini piuttosto che chinarsi sul problema.
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