SION - È stato prosciolto l'uomo che il 28 gennaio 2012 aveva aggredito il giudice di pace del comune di Sion in relazione alla vicenda di Luca, il bambino italiano divenuto cieco e tetraplegico dopo aver subito una misteriosa aggressione nel febbraio 2002 a Veysonnaz (VS). Il Tribunale distrettuale lo ha giudicato irresponsabile penalmente e ha disposto un trattamento psichiatrico e socio-educativo.
L'uomo, un 29enne originario della Svizzera tedesca ma residente nel capoluogo vallesano, si era avventato contro il giudice di pace in un parcheggio e lo aveva preso a testate in faccia e a pugni, gridando più volte "Luca, Luca", per poi minacciarlo: "Ti farò subire la stessa cosa subita da Luca, bastardo". Quindi aveva cercato di "ficcare le dita negli occhi del giudice", il quale era convinto che l'uomo tentasse di strapparglieli, secondo quanto aveva scritto allora la polizia cantonale.
La vittima era stata in precedenza giudice istruttore, ma non si era mai occupata della vicenda Luca. Aveva infatti lasciato l'incarico nel 1992, 10 anni prima della misteriosa aggressione al bambino italiano, avvenuta il 7 febbraio 2002.
Due giorni prima dell'aggressione contro il giudice, Luca aveva riaffermato davanti alla stampa a Sion di essere stato vittima di persone che lo hanno denudato e picchiato. Gli inquirenti vallesani hanno invece attribuito l'intera responsabilità dell'accaduto al cane "Rocky", un pastore tedesco del peso di 30 chili che accompagnava Luca e il fratellino al momento dell'aggressione. Anche un esperto italiano designato dalla famiglia lo scorso febbraio ha scagionato il cane e ha affermato che Luca è stato vittima di un'aggressione umana.