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SVIZZERAIniziative agricole respinte dalla maggioranza dei cantoni

23.09.18 - 12:25
I due temi sono passati solamente in quattro cantoni romandi. Plebiscito, invece, per il decreto federale sulle piste ciclabili
Iniziative agricole respinte dalla maggioranza dei cantoni
I due temi sono passati solamente in quattro cantoni romandi. Plebiscito, invece, per il decreto federale sulle piste ciclabili

BERNA - Alle dodici si sono chiuse le urne. Ora non resta altro che attendere il loro responso. Ma dalle prime proiezioni - almeno a livello federale - si stanno delineando due chiari "no" alle iniziative agricole e un "sì" alle piste ciclabili. Tendenze che vengono confermate anche dai risultati ufficiali arrivati. In venti cantoni (e semi-cantoni) su ventiquattro prevalgono due no e un sì, Ticino compreso. Solamente in quattro cantoni romandi (Neuchâtel, Vaud, Ginevra e Giura) sono passati tutti e tre i temi in votazione.

Iniziative agricole respinte dalla maggioranza dei cantoni - Le due iniziative agricole (per alimenti equi e per la sovranità alimentare) sono state respinte dalla maggioranza dei cantoni. È passato invece il decreto federale sulle vie ciclabili, i sentieri e i percorsi pedonali.

I Verdi commentano le proiezioni: «Delusi ma l'obiettivo è stato ottenuto» - La presidente dei Verdi svizzeri Regula Rytz si dice delusa per il no che si prospetta all'iniziativa popolare per alimenti equi. «Si tratta però di una di quelle iniziative che già prima della votazione hanno ottenuto tanto», ha affermato la consigliera nazionale bernese.

È stato infatti possibile bloccare la «politica molto aggressiva» del consigliere federale Johann Schneider-Ammann in materia di accordi di libero scambio, ha affermato Rytz hai microfoni di SRF. Un obiettivo importante è quindi stato raggiunto.

Il PS si rammarica per le iniziative agricole: «Puntiamo sul commercio equo» - Il Partito socialista prende atto con rammarico del no opposto dai votanti alle due iniziative agricole. In un comunicato la formazione di Christian Levrat sottolinea comunque come nel dibattito sia emerso che fra la popolazione è molto diffusa l'esigenza di promuovere il commercio equo. Per questa ragione i criteri di sostenibilità devono essere compresi nell'elaborazione dei prossimi accordi di libero scambio, afferma il consigliere nazionale zurighese Fabian Molina, citato nella nota.

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COMMENTI
 

skorpio 6 anni fa su tio
Ottimo
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