Le nuove disposizioni colpiscono sette persone e tre organizzazioni che sostengono il presidente Daniel Ortega.
Berna si allinea in questo modo all'Unione europea.
BERNA - La Svizzera estende delle sanzioni contro i sostenitori del presidente nicaraguense Daniel Ortega. Le nuove disposizioni colpiscono sette persone e, per la prima volta, tre organizzazioni, presumibilmente responsabili di violazioni dei diritti umani.
Berna si adegua così all'inasprimento delle sanzioni che l'UE ha deciso il 10 gennaio. Il cambiamento è stato annunciato oggi nel Foglio federale.
Le nuove sanzioni colpiscono, tra gli altri, una figlia e un figlio del presidente Ortega (Camila Antonia Ortega Murillo e Laureano Facundo Ortega Murillo). Nella lista ci sono anche la presidente del Consiglio Supremo Elettorale, Brenda Isabel Rocha Chacón, lo stesso Consiglio Supremo Elettorale, la Polizia Nazionale e l'Istituto di Telecomunicazioni e Servizi Postali. Le persone colpite sono soggette al divieto di ingresso e al congelamento dei beni. In totale, 21 individui e tre organizzazioni sono ora elencati dall'UE.
Ortega governa il Nicaragua dal 2007 e aveva già guidato le sorti del Paese dal 1979 al 1990. Le condizioni in cui si sono svolte le elezioni presidenziali di novembre hanno suscitato aspre critiche sia da parte dell'UE che degli USA. Ortega non aveva avversari seri, sette candidati alla presidenza sono stati arrestati o posti agli arresti domiciliari nel periodo precedente le elezioni e a un'importante alleanza di partiti dell'opposizione non è stato permesso di mettersi in lizza. L'11 gennaio, Ortega ha giurato come presidente del Nicaragua per la quarta volta consecutiva.