Secondo indiscrezioni di stampa, Pierre-Yves Maillard e Roger Nordmann avrebbero trovato un compromesso.
I due consiglieri nazionali sono entrambi interessati a correre per una poltrona agli Stati alle prossime elezioni federali.
LOSANNA - I socialisti vodesi forse non dovranno scegliere chi fra i consiglieri nazionali Pierre-Yves Maillard e Roger Nordmann sarà lanciato nella corsa per il Consiglio degli Stati alle elezioni federali dell'ottobre 2023. Una soluzione alternativa verrà infatti proposta ai delegati del partito durante il congresso che si svolgerà domani a Payerne (VD).
«Sarà fatta una proposta ampiamente sostenuta dal comitato direttivo e relativa alle elezioni federali», ha indicato oggi a Keystone-ATS la presidente della sezione vodese del PS, Jessica Jaccoud. Quest'ultima ha aggiunto che fino a domani non verrà fatto alcun ulteriore commento.
La presidente non conferma né smentisce l'informazione pubblicata questo pomeriggio dal quotidiano Le Temps, ossia che un compromesso sarebbe stato trovato tra Maillard, Nordmann e gli organi direttivi del partito.
Stando al giornale, Nordmann sarebbe pronto a ritirare la sua candidatura, purché ottenga una seconda deroga per potersi ripresentare al Consiglio nazionale. Il capogruppo del PS in parlamento ha in effetti raggiunto il limite del numero di mandati fissato dal suo partito per la Camera del popolo, dove siede dal 2004.
Nell'ottobre 2023, il PS del canton Vaud intende recuperare il seggio perso nel 2019 al Consiglio degli Stati. Sia Maillard che Nordmann si sono detti interessati a raccogliere la sfida. Diversi osservatori temono tuttavia che un duello fratricida tra due personalità della politica svizzera lascerebbe strascichi in seno al PS cantonale.