I due Paesi hanno firmato una dichiarazione congiunta sullo sviluppo dell'intesa entrata in vigore nel 2014.
BERNA - Circondati da severe misure di sicurezza, il premier cinese Li Qiang e la presidente della Confederazione, Viola Amherd, si sono incontrati oggi alla residenza del Lohn a Kehrsatz, nei pressi di Berna.
Per l'occasione - precisa una nota governativa odierna in cui si sottolinea che si tratta del primo incontro di alto livello dopo la pandemia - Berna e Pechino hanno firmato una dichiarazione congiunta sullo sviluppo dell'accordo di libero scambio, un'intesa entrata in vigore nel 2014 e che la Confederazione vorrebbe estendere ad altri ambiti, come i prodotti industriali. La Cina è il terzo partner più importante della Svizzera dopo l'UE e gli Stati Uniti.
La dichiarazione sottolinea, in particolare, che è stato completato uno studio congiunto avviato nel 2017 sull'aggiornamento dell'accordo di libero scambio fra i due Paesi. Questo lavoro rappresenta un passo importante verso l'apertura di possibili negoziati", sottolinea la nota.
Le due delegazioni "si sono rallegrate del fatto che contatti ad alto livello abbiano nuovamente luogo nell'anno che precede il 75° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Svizzera e Cina", si legge nel comunicato. Per l'anno corrente, i due Paesi si sono posti l'obiettivo di proseguire il dialogo bilaterali su numerosi ambiti e approfondire il "partenariato strategico innovativo" concordato nel 2016.
Dialogo da rilanciare
È stato inoltre discusso il dialogo fra i ministeri degli Esteri, che dovrebbe essere rilanciato quest'anno. Saranno affrontati temi come la cooperazione allo sviluppo, la mediazione e i diritti umani.
Il premi cinese è giunto ieri all'aeroporto di Zurigo accolto da Viola Amherd. Oggi si sono visti al Lohn, dove Li Qiang ha ricevuto gli onori militari. Ai colloqui ha partecipato anche il Consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR).
Amherd e Li si incontreranno nuovamente domani, martedì, al Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR).