Il Consiglio federale specifica che per l'anno scorso non risultano importazioni dirette.
BERNA - Prima ancora dell'entrata in vigore delle sanzioni contro la Russia che vietano l'importazione di diamanti, l'industria elvetica aveva già ridotto le importazioni dirette da questo paese: se nel biennio 2020/2021 erano state importate pietre per un valore di 57,5 milioni, tale valore è sceso nel 2022 - anno dell'invasione dell'Ucraina - a 9,6 milioni di franchi.
Nel 2023, specifica il Consiglio federale in risposta ad un'interpellanza di Céline Vara (Verdi/NE), non risultano importazioni dirette di diamanti dalla Russia.
Dal 2022, spiega il governo, diverse aziende svizzere hanno già introdotto audit specifici per escludere i diamanti russi dalle loro catene di fornitura. Oltre a ciò, dall'inizio di febbraio di quest'anno - ossia entrata in vigore in Svizzera delle sanzioni contro la Russia per i diamanti, n.d.r -, le aziende devono fornire prove (fatture, documenti doganali del Paese esportatore, corrispondenza commerciale, ecc.) per dimostrare l'origine non russa dei diamanti e dei prodotti contenenti diamanti.
Il 31 gennaio, il Consiglio federale ha deciso di applicare nuove sanzioni contro la Russia, sull'esempio dell'Unione europea. Le nuove misure includono un divieto graduale di acquisto e di importazione di diamanti russi. Il divieto riguarda i diamanti naturali o sintetici e i gioielli. Da settembre toccherà ai diamanti russi tagliati in altri Paesi.
Su questo secondo aspetto, l'esecutivo risponde che le modalità dell'obbligo di fornire prove che si applicano anche ai diamanti lavorati in Paesi terzi sono attualmente in fase di elaborazione.
Stando alla Consigliera agli Stati, in Svizzera, e in particolare nell'industria orologiera, si utilizzano molti diamanti di piccole dimensioni. Globalmente, aggiunge la "senatrice" ecologista, si stima che la Russia rappresenti un terzo della produzione mondiale, ma per quelli di piccole dimensioni raggiunge il 60-70%.
Secondo Vara, eticamente ed ecologicamente molto discutibili, i diamanti sono da tempo una pietra preziosa che suscita numerosi interrogativi. Ormai sembra che stiano finanziando - con diversi miliardi di dollari all'anno - la guerra di invasione in Ucraina.