La mozione è stata accolta dal Nazionale: «Non si può rifiutare agli abitanti di un paesino la possibilità di fare acquisti la domenica».
BERNA - Occorre consentire l'apertura domenicale dei negozietti di prossimità, ossia quelli che impiegano un numero limitato di dipendenti e con un assortimento di prodotti simile a quello di un alimentari. È quanto chiede una mozione approvata martedì dal Consiglio nazionale. Il Governo è chiamato a proporre una modifica legislativa.
Gli abitanti delle città sono ormai abituati a potersi rifornire sette giorni su sette, ma alcune regioni suburbane che non dispongono di queste infrastrutture non hanno al momento accesso a una serie di servizi ormai diventati indispensabili, ha rilevato Philippe Nantermod (PLR/VS), all'origine della proposta.
A suo avviso, si può difficilmente rifiutare agli abitanti di un paesino la possibilità di fare acquisti la domenica soltanto perché non hanno né una stazione di servizio né una stazione ferroviaria o vivono in una zona non considerata turistica. Inoltre, «le persone con mobilità ridotta o difficoltà di spostamento subiscono in maniera particolare questa disparità di trattamento».
Il Consiglio federale ha replicato invano che la legislazione attuale è sufficiente, dato che molte aziende beneficiano già della possibilità di occupare personale la domenica. Si applicano disposizioni speciali ad esempio agli alberghi, ristoranti e caffè, alle panetterie, pasticcerie e confetterie e alle edicole.
Inoltre - ha ricordato il Governo - le aziende familiari, che gestiscono abitualmente questo tipo di negozietti con un assortimento di prodotti simile a quello di un alimentari, possono occupare i loro lavoratori la domenica, a condizione che questi ultimi siano membri della famiglia del datore di lavoro.