La Commissione di politica estera del Nazionale ha adottato una mozione che chiede alla Svizzera di aderire alla task force Repo.
BERNA - La Svizzera deve fare di più nell'applicazione delle sanzioni contro la Russia. Con un solo voto di differenza (12 a11), la Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) ha adottato una mozione che chiede alla Svizzera di aderire alla task force multinazionale Repo (Russian Elites, Proxies and Oligarchs).
La maggioranza della CPE-N crede che la Svizzera debba impegnarsi maggiormente per garantire un'applicazione sistematica delle sanzioni contro Mosca. A suo avviso, un'adesione a Repo consentirebbe un migliore scambio di informazioni e un migliore coordinamento con gli altri Paesi che applicano le sanzioni, sottolinea una nota odierna dei servizi parlamentari.
Stando all'autrice della mozione, Franziska Ryser (Verdi/SG), la Svizzera ha una particolare responsabilità per quanto attiene ai patrimoni russi, vista l'importanza del nostro Paese quale centro del commercio internazionale di materie prime.
La minoranza, invece, pensa che la collaborazione con la task force stia già funzionando in modo soddisfacente, mentre un'adesione formale potrebbe far perdere alla Svizzera la sua autonomia in materia di politica delle sanzioni. Inoltre, secondo la minoranza le ripercussioni sui buoni uffici, sulla protezione dei dati legati alle sanzioni e le ripercussioni giuridiche derivanti da un'eventuale adesione sono ancora troppo poco chiare.
La mozione sarà trattata dal Consiglio nazionale in occasione della sessione speciale prevista per la metà di aprile.