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CAMERE FEDERALIPiù controlli sugli investimenti esteri nei settori critici

17.09.24 - 11:49
Materiale bellico, beni utilizzabili a fini civili e militari, reti elettriche, produzione di energia elettrica: alcuni di questi
Keystone-Sda
Fonte ats
Più controlli sugli investimenti esteri nei settori critici
Materiale bellico, beni utilizzabili a fini civili e militari, reti elettriche, produzione di energia elettrica: alcuni di questi

BERNA - Gli investimenti da parte di società estere, specie se controllate da uno Stato, in imprese svizzere attive in settori sensibili dovrebbero in futuro essere autorizzati.

È quanto pensa il Consiglio nazionale che, per 143 voti a 46 (PLR e parte dell'UDC), è entrato in materia sulla legge per la verifica degli investimenti presentata dal Consiglio federale dopo che il Parlamento aveva adottato una mozione del "senatore" Beat Rieder (Centro/VS), in seguito alla vendita di Syngenta a un'importante azienda cinese.

Il progetto del Governo include settori particolarmente critici per la sicurezza nazionale: materiale bellico, beni utilizzabili a fini civili e militari, reti elettriche, produzione di energia elettrica (imprese da almeno 100 MW), approvvigionamento idrico (società che riforniscono almeno 100 mila abitanti) e infrastrutture sanitarie, di telecomunicazione e di trasporto.

Una minoranza, che ha potuto contare in aula sul sostegno del consigliere federale Guy Parmelin, ha chiesto di non entrare nel merito, giudicando inutile questa legge e, soprattutto, nefasta per l'attrattiva della piazza economica elvetica. Secondo il "ministro" dell'economia, vi sono già strumenti legali per evitare che settori sensibili finiscano in mano estere.

Parmelin ha inoltre criticato il desiderio della commissione preparatoria di estendere l'applicazione della legge agli investitori privati, un vero novum nel diritto elvetico, come lo è d'altronde l'intero progetto.

I sostenitori di questa proposta, invece, hanno fatto notare che si tratta di una possibilità che riguarda solo un numero ristretto di grandi aziende, e non quindi le piccole medie e imprese, attive in settori come le comunicazioni e l'energia o il settore farmaceutico.

Dopo l'entrata in materia, il plenum ha avviato il dibattito particolareggiato, tutt'ora in corso. In particolare, il Nazionale dovrà decidere se includere o meno nel campo di applicazione della legge anche gli investitori privati, un aspetto della normativa molto contestato.

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