Trasporto aereo tra gli ospedali cittadini: è sicuro? Lo stabiliranno i test
LUGANO - Dal 2018 droni contenenti campioni di laboratorio sorvoleranno regolarmente il quartiere di Molino Nuovo a Lugano. È il progetto lanciato dalla Posta e dall’Ente ospedaliero cantonale (EOC). Ma è sicuro? Lo stabiliranno i voli di prova che, sotto l’occhio attento degli specialisti dell’Ufficio federale dell’aviazione civile, saranno eseguiti nelle prossime settimane. «L’obiettivo è di determinare che anche in caso di disguidi nell’impiego dei droni la presenza di più sistemi di sicurezza permetta di ovviare al problema» ci spiegano da Berna. Nell’impiego degli aeromobili, che sono completamente autonomi, bisogna infatti considerare anche il traffico aereo, come pure i trasporti in elicottero della Rega e altri pericoli. «I droni - affermano ancora dall’UFAC - dovrebbero volare a una quota inferiore ai 150 metri».
I test permetteranno insomma di definire tutti gli aspetti relativi alla sicurezza, quali la rotta da seguire, l’altitudine e anche il comportamento in presenza di diverse condizioni meteorologiche. «Con vento, pioggia e probabilmente anche con la nebbia» ci dice un portavoce della Posta.
Nel frattempo Luca Jelmoni, direttore dell’Ospedale regionale di Lugano, parla di «progetto che ha una valenza ecologica e di innovazione». Attualmente il trasporto dei campioni di laboratorio tra l’Ospedale Italiano e il Civico - che in linea d’aria distano poco più di un chilometro - avviene coi taxi, pertanto è condizionato dal traffico. «Con i droni si guadagnerebbe tempo» afferma dunque il direttore. Ma in quali casi l’EOC ricorre a questo tipo di trasporti? «Si tratta di campioni prelevati nelle fasce orarie in cui il laboratorio dell’Ospedale Italiano non è attivo, per cui si fa capo a quello del Civico, aperto 24 ore al giorno» conclude Jelmoni.
Il progetto sarà prossimamente presentato nel dettaglio nell’ambito di una conferenza stampa.