Il sindaco di Morazzone: «I Ticinesi fanno solo bene a tentare di tutelare la loro sicurezza dalle lacune italiche»
VARESE - Un incontro con i sindaci della Comunità montana del Piambello che sabato sera, a Cremenaga, hanno manifestato contro la chiusura notturna del valico,è stato convocato per domani nella sede della Regio Insubrica di Mezzana. Al centro della discusisone la decisione presa in maniera unliateale di chiudere nelle ore notturne i valichi minori.
Il consigliere regionale Luca Marsico, intanto, ha chiesto alla Giunta regionale lombarda di intervenire presso lo Stato Italiano e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministero dell’Interno al fine sia di risolvere una situazione la questione con le Autorità svizzere.
Ma c'è pure chi esprime apprezzamento per il progetto approvato dalle Camere federali nel 2014 sulla scorta della mozione Pantani.
Il sindaco di Morazzone, nonché segretario provinciale della Lega Nord, Matteo Bianchi, ritiene questa protesta esagerata e priva di senso: «Stiamo parlando di una dogana marginale, quindi difficile da controllare (per tutti) nelle ore notturne – spiega in una nota – Se una persona volesse andare per forza di notte in Svizzera o tornare in Lombardia, riteniamo valga la pena fare qualche km in più, se questo serve a garantire maggior sicurezza ai cittadini. E’ risaputo che c’è un “frontalierato” dei furti dall’Italia verso Canton Ticino. Chi nega questa cosa ha le fette di salame sugli occhi per ignoranza del fenomeno o malafede. Potessimo idealmente chiudere anche noi i varchi dei nostri paesi per evitare il pendolarismo dei “topi d’appartamento” che arrivano dall’hinterland metropolitano di Milano (ovviamente chi pratica questa delinquenza non è certo un milanes de Milan), lo faremmo immediatamente pur di garantire una maggiore sicurezza notturna delle nostra comunità. Quindi i Ticinesi fanno solo bene a tentare di tutelare la loro sicurezza dalle lacune italiche».