Con l’entrata in vigore della nuova legge il Cantone intende dotarsi di un regolamento ad hoc. L’attuale base legale non lo permette
BELLINZONA - Si è svolta venerdì la riunione straordinaria della Conferenza consultiva sulla sicurezza a cui hanno preso parte il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi accompagnato da alcuni suoi funzionari, i municipali dei Comuni-Polo responsabili della polizia e i rappresentanti delle forze dell’ordine, cantonale e comunali.
Dall’incontro è emersa l’intenzione del Cantone di dotarsi - una volta entrata in vigore la nuova legge sulle multe disciplinari - di una regolamentazione ad hoc per consentire agli agenti di sicurezza impiegati da una Polizia comunale, sottoposti a un rigoroso controllo, di emettere le contravvenzioni disciplinari quando necessario. L’attuale base legale federale non consente infatti agli agenti privati di sicurezza di sanzionare attraverso multe disciplinari.
Nel corso della riunione è finita sul tavolo anche la questione relativa alle cosiddette “dash cam” e “body cam”, tema che è già stato oggetto di un approfondimento da parte dei servizi dell’Amministrazione cantonale, in particolare dell’Incaricato cantonale sulla protezione dei dati e del Servizio giuridico della Polizia cantonale, e sulla cui introduzione sistematica nell’operatività delle forze di polizia la Conferenza dei Comandanti delle Polizie cantonali svizzere si è espressa negativamente.
In tal senso il DI, pur avendo valutato positivamente l’opportunità di estendere l’uso di tali apparecchiature, ha comunicato di voler attendere i risultati del progetto pilota in corso Polizia cittadina di Zurigo.