Disservizi, ritardi e tempi biblici. L'appello di Lorenzo Quadri affinché le concessioni per il trasporto su gomma possano essere rinnovate per il 2019
BERNA - «Non toglieteci gli autobus per Malpensa». È questo, in sostanza, l'appello di Lorenzo Quadri al Consiglio federale. Il consigliere nazionale, chiede che si intervenga sulla decisione di cancellare, dal 2019, le concessioni per gli autobus che non verranno più rilasciate per «non concorrenziare le FFS».
Primi disservizi - Domenica 10 giugno, infatti, è entrato in servizio il nuovo collegamento ferroviario tra il Ticino e l’aeroporto della Malpensa. Un esordio questo, segnala Quadri, contrassegnato da ritardi. «La qualità del servizio offerto dal “nuovo” treno Mendrisio – Varese, generosamente finanziato dalla Svizzera, come noto è insoddisfacente: ritardi, cancellazioni di collegamenti e guasti sembrano essere più la regola che l’eccezione».
La Lugano tempistiche non concorrenziali - Il consigliere nazionale fa notare pure come il collegamento ferroviario con la Malpensa sia diretto solo dal Mendrisiotto. «Da Lugano (e Bellinzona) occorre cambiare treno, aumentando così i rischi di ritardi, oltre che i disagi - aggiunge -. Anche nell’improbabile ipotesi in cui non dovessero esserci ritardi e contrattempi, il viaggio da Lugano alla Malpensa in treno dura parecchio di più, ed è assai più scomodo, di quello in autobus».
In effetti, per percorrere Lugano-Malpensa, l'odierna offerta ferroviaria promette tempistiche che vanno dall'ora e 45 minuti ad oltre 2 ore e mezza. Tempi davvero eccessivi se si considera che con il bus è possibile raggiungere Malpensa da Lugano in soli un'ora e un quarto.
«Aumenteranno le auto e ci saranno disservizi per i turisti» - L’UFT, tuttavia, non rinnoverà per il 2019 le concessioni per il trasporto su gomma in essere, che decadranno a fine anno. «Con questa scelta la Confederazione priva l’utenza ticinese della possibilità di scelta del mezzo di trasporto collettivo per recarsi alla Malpensa, imponendole di fatto di fare capo al disservizio ferroviario - ciò che comporterà certamente un aumento esponenziale delle trasferte in automobile - conclide Quadri -. Questo con il pretesto di “preservare le FFS dalla concorrenza”. Ciò che non accade però su altre tratte, dove di recente sono stati introdotti dei nuovi collegamenti via bus».
Secondo il consigliere nazionale il disservizio è così offerto anche ai turisti che dall'aeroporto vogliono raggiungere il Ticino. Per questo chiede «che le concessioni per gli autobus Ticino-Malpensa continuino a venire rilasciate anche dopo la fine del 2018».