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CANTONEQuando un allievo aggredisce il maestro

04.12.18 - 08:45
Insulti verbali, calci o addirittura morsi: i docenti delle elementari devono fare i conti con bambini insolenti. Anche in Ticino, «i problemi di comportamenti sono in aumento».
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Quando un allievo aggredisce il maestro
Insulti verbali, calci o addirittura morsi: i docenti delle elementari devono fare i conti con bambini insolenti. Anche in Ticino, «i problemi di comportamenti sono in aumento».

LUGANO - Sempre più spesso i docenti delle scuole elementari sono confrontati con allievi irrispettosi. E si ritrovano a subire insulti verbali o addirittura di venire morsi. Questo è perlomeno quanto accade a Basilea, come riferito negli scorsi giorni da Telebasel. Il fenomeno si riscontra però anche in Ticino, e non soltanto a Muralto (vedi articolo correlato). «Negli ultimi anni i problemi di comportamento sono in aumento e i bambini segnalati diventano sempre più numerosi» ci dice infatti Rezio Sisini, capo della Sezione delle scuole comunali.

Si tratta di «comportamenti disturbati», che vanno «dal non rispetto delle regole a reazioni ben più gravi, anche fisiche, che mettono in seria difficoltà il docente». Lo conferma anche Fabio Valsangiacomo - direttore dell’Istituto scolastico comunale di Lugano, tra i più grandi in Ticino - che ci parla di «atteggiamenti fuori luogo e a volte difficili da contenere», quali l’uso di linguaggio inappropriato ma anche vie di fatto. Per quanto riguarda la realtà urbana di Lugano, «gli episodi sono sporadici, ma purtroppo presenti».

Il background familiare dello scolaro - La causa del fenomeno è da ricercare, secondo Sisini, nel background familiare dell’allievo. «Non tutti i bambini che iniziano la scuola - spiega - sono stati educati in modo ottimale e il doversi confrontare con il gruppo della classe alle volte presenta delle difficoltà che si evidenziano attraverso comportamenti oppositivi verso i docenti». Docenti che hanno il compito di applicare «elementari regole di comportamento ben definite».

Provvedimenti su tre livelli - Per la gestione di tali situazioni si agisce su tre livelli. Il primo, che vale per la maggior parte dei bambini con disturbi del comportamento, prevede la messa in campo delle risorse presenti nell’istituto scolastico. «Vale a dire, modalità di gestione della classe adeguate messe in atto dal docente titolare e dal coinvolgimento della direzione e del Servizio di sostegno pedagogico in collaborazione, a volte, con servizi esterni» spiega Sisini. Al secondo livello viene invece attivato un “operatore casi difficili”, che accompagna il bambino in una migliore gestione delle relazioni coi compagni e il docente. Soltanto nei casi più gravi, l’allievo viene tolto dalla classe regolare per essere seguito in una sezione appositamente costituita, dove viene aiutato nel corso di uno o due anni scolastici. Si tratta, in questo caso, di una cosiddetta unità scolastica differenziata. «L’obiettivo è quello di un successivo reinserimento nella propria classe regolare».

Sul fronte dei provvedimenti, il direttore Fabio Valsangiacomo sottolinea che gli interventi richiedono «tanto impegno, pazienza e investimento di tempo da parte di tutti gli operatori scolastici».

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COMMENTI
 

mary50 6 anni fa su tio
avete ragione.. ai miei tempi quando un professore dava uno schiaffo o se sbagliavi una bella rigata sulle mani, i genitori dicevano te lo sei meritato... ora le cose son cambiate e con questo non dico che gli allievi si devono permettere di aggredire un maestro (in questo caso è importante l'intervento dei genitori...)l'educazione si impara con altri metodi. saluti

volabas 6 anni fa su tio
"neanche essere pronunciata"...scusate l'errore, ma ho un nervoso alle mani...

volabas 6 anni fa su tio
tato50, hai pure depositato il brevetto, ma scommetto che è uguale al mio, buona serata

pillola rossa 6 anni fa su tio
Invito la red a intervistare alcuni genitori con figli con disturbi del comportamento e a pubblicarne un articolo.

sedelin 6 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
i figli con questo genere di "disturbi" hanno genitori disturbati e/o arroganti che trasmettono la maleducazione attraverso il loro pessimo esempio.

siska 6 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
Concordo con te e al 200% e concordo pure su tutto quanto hai spiegato nei precedenti post sempre in tema. Io continuo a non comprendere certi commenti é un po' come se mi si dicesse sai, se hai avuto un padre ubriaco o alcolizzato é colpa tua e colpa di tua madre. Scusa ho invertito i ruoli ma il contenuto é uguale. Poi leggo pure che ci sono adulti su questo blog che pensano che "raddrizzare", parola che mi fa orrore, i propi figli o i bambini dandogli ceffoni bé che società piena di padri padroni e matrone.

pillola rossa 6 anni fa su tio
Risposta a siska
Ti ringrazio siska per le tue parole. Sei sensibile e forte allo stesso tempo. Anche io leggo con interesse i tuoi commenti quando ho un po' di tempo. Stimo la tua coerenza e ti comprendo.

siska 6 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
Grazie pillola rossa mi fa piacere il solo sapere che ci sono persone profonde e sincere, mi aiuta da qualche parte.

mary50 6 anni fa su tio
Magari i genitori vorrebbero ancora poterlo fare (i genitori) ma dove trovano il tempo di farlo? Devono lavorare entrambi tutto il giorno per la situazione che si è creata specialmente in Ticino, con i salari che sono tornati a livelli di quasi 30 anni fa. Se non lavorano entrambi come arrivano a fine mese. Questo è il risultato che si è creato grazie a tutti frontalieri che hanno contribuito a far crollare gli stipendi (e incrementare i guadagni di chi ne approfitta). Dove trovano in questa situazione (i genitori) il tempo per educare i figli? saluti mary

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Risposta a mary50
Te pareva se anche questi fenomeni, purtroppo in netto aumento, non dovevamo essere generati dai frontalieri. Mi sembra di essere nella Germania degli anni 30, dove tutti i problemi erano ascrivibili agli ebrei. Se la causa del disagio di certi bambini fosse legato al fatto che i genitori lavorano entrambi, allora ne avremmo a migliaia di casi difficili. Certamente questi fatto non aiuta, ma spesso questi bambini sono figli di persone con problemi psico-sociali, oppure di famiglie monoparentali, di stranieri non integrati e via discorrendo. I frontalieri in tutto questo non vedo bene cosa c’entrino. Inoltre il fenomeno è in aumento a livello globale nel mondo industrializzato, non è certamente una peculiarità ticinese.

Arciere 6 anni fa su tio
Cretinetti che non sanno qual è la capitale della Svizzera né quant'è il 20% di 50 e che fanno i bulletti, certi dell'incolumità fisica. Ci sono cose che non funzionano, e una parte della colpa va alle istituzioni e ai politici. L'espulsione dall'aula o un rinvio a casa andrebbero permessi e incoraggiati in caso di comportamenti inadeguati. E una nota ai genitori per insulti, provocazioni, cattiva condotta, minacce o altro.

moma 6 anni fa su tio
Quando vedi in un ristorante un bimbo che fa i capricci alla grande e i genitori lo lasciano fare senza problemi, compreso il disturbo a tutti, a tal punto che i clienti del tavolo vicino se ne vanno a metà cena, è tutto dire. Una scena tremendamente imbarazzante. E poi ci facciamo domande.

Dioneus 6 anni fa su tio
Tutto giusto quanto letto finora. Aggiungo che nel processo ormai decennale di erosione dell'autorità del corpo insegnanti ha le sue pesanti responsabilità il mondo politico, e nello specifico una parte di esso, che squalifica gli insegnanti con epiteti ed illazioni a soli fini elettorali. Chiaro poi che alcuni genitori e alcuni allievi seguono il trend, se gli stessi deputati e onorevoli vari sputano sui docenti, sul DECS o sulle istituzioni scolastiche in generale.

Bacaude 6 anni fa su tio
E' chiaro che questi comportamenti siano l'effetto diretto di mancanza di educazione e rispetto a casa. C'è qualcuno che chiede se questi ragazzi a casa fanno lo stesso. Forse. O come minimo vedono padre/madre/compagni e partner di turno vari trattare così le altre persone e quindi tendono a imitare questi comportamenti irrispettosi. I docenti fanno già moltissimo e dovremmo vergognarci anche solo a pensare che in qualche modo possa dipendere da loro; praticamente soli in questa mancanza totale di rispetto delle istituzioni in generale. UNa sola riflessione. Mi capita di osservare spesso che, questi genitori così irascibili verso scuola e docenti, tollerino atteggiamenti ben più duri da parte di allenatori vari. Infatti nello sport spesso chi si comporta male (o anche solo non ottiene i risultati) viene messo fuori squadra, viene sgridato con urla davanti a tutti, punito con allenamento noiso extra o, nei casi più gravi, espulsi dalla società. Mi spiace cari genitori. Non avete tutti un campioncino in casa. Molto spesso avete solo un piccolo e mediocre bulletto che senza istruzione non combinerà granché. Pensateci.

Laika1 6 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
Hai perfettamente ragione ma sai i genitori di oggi sono loro i primi che si alzano dal letto e hanno il telefonino in mano e di conseguenza anche i figli... ed è facile per un genitore non parlare e dargli il telefonino in mano e non occuparsi più di nulla!!!

madras 6 anni fa su tio
Una volta ti mettevano in un angolo in ginocchio sui gusci di noci e stop. Non raccontarlo a casa se da no girava il vescovo (sculacciate e magari un qualche ceffone). Ma questo bisogna farlo fare prima ai genitori e poi se i figli non l'avessero capito, allora anche a loro medesima avventura.

Laika1 6 anni fa su tio
Esatto!!!! È la prossima volta stavamo attenti... ma sempre avendo rispetto del maestro!!!

sedelin 6 anni fa su tio
una psicologa di fronte a questi poveri bambini NONeducati in famiglia prendeva sotto la sua ala non i bambini stessi, bensì i loro genitori: una volta curati e EDUCATI quelli, automaticamente i figli erano agnelli rispettosi di tutto e di tutto. certo é che se in famiglia tutto é permesso e i genitori danno esempio di arroganza... la mela cade vicino all'albero!

limortaccituoi 6 anni fa su tio
Secondo me sono figli di gente che pensa che i docenti sono zekke ro$$e e che uno vale uno.

pillola rossa 6 anni fa su tio
L'educazione non centra nulla con i disturbi comportamentali. In genere questi disturbi sono presenti dalla nascita o dalla tenera età. Si può aiutare se si interviene subito. Spesso i genitori non sono informati su queste patologie e i docenti ancora meno. Un bambino iperattivo per esempio peggiorerà sensibilmente se obbligato a stare fermo. Un bambino iperattivo dovrebbe fare molto più movimento degli altri bambini. Solo così è in grado di trovare il suo equilibrio. Hanno talenti in altri ambiti e se sostenuti arrivano a livelli eccellenti. Se repressi invece diventano problematici.

Tato50 6 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
L'educazione non centra nulla ? Sono disturbi comportamentali dalla nascita ? Ma quelli che tirano sedie ai docenti, li morsicano, li prendono a pedate lo fanno anche a casa ? Ma se uno è bocciato e i genitori vanno a menare il maestro hanno anche loro disturbi comportamentali dalla nascita ? Mio padre aveva un altro distrurbo, il prurito ! Infatti se ne combinavo una a scuola e mi beccavo un ceffone, non lo dicevo più perché avrei avuto il replay. Se repressi diventano problematici ? Mallora lasciamoli fare che, visto che si può, lo faranno anche da adulti e quindi non sono problematici. Io la cura l'avrei e ho depositato il brevetto, quindi non ne posso parlare !!

bobà 6 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
Già dal Nick si vede la tendenza! Purtroppo non si può più dare un giusto ed educativo ceffone, ma segnalare la cosa in direzione si, chiamare i genitori ad un colloquio pure, e in caso di recidiva si da un bel 2 in condotta e l'allievo irreverente sarà bocciato. Dopo 3 bocciate verrà deferito alla scuola speciale, ma son sicuro che non si arriverà a tanto: si darà subito una calmata! L'importante è che gli altri allievi non devono essere contagiati da simili mele marce.

pillola rossa 6 anni fa su tio
Risposta a bobà
"È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del Bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più."

pillola rossa 6 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Non si tratta di lasciarli fare, si tratta di riconoscere il tipo di disturbo e aiutare nel giusto modo. Chissà che il prurito non abbia favorito il bipolarismo latentemente presente.

beta 6 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Il " brevetto " dei miei doveva essere sicuramente copiato dai tuoi ! Nei miei erano le mani o quello che arrivava a ... tiro . Poi c'era uno strumento che se non ben usato lasciava il segno , leggi battipanni versione vecchia maniera in " legno " . Io, le botte. me le son sempre guadagnate e a parte qualcuna, ben meritate . NB: era quasi all'ordine del giorno prendere qualche cosa . Buona serata da uno che non é ancora ... morto .

Tato50 6 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
Allora; prima di tutto non citatre il mio più grande amico che era mio padre che purtroppo mi ha lasciato nel 2004 dopo avermi insegnato il rispetto, cosa è la vita realmente, l'educazione e l'onestà. Principi fondamentali per una persona che definisco "normale". Adesso si vanno a cercare alle radici il perché del comportamento di certi personaggi e dopo aver lavorato in Polizia per oltre 30 anni li ho incontrati tutti io quelli con disturbi comportamentali ? Accidenti c'è un'epidemia dagli anni 70 a tutt'oggi. Il mio bipolarismo è dettato dal fatto che grazie a certa gentaglia con la quale ho avuto a che fare e gli oltre vent'anni passati alla Scientifica, mi hanno fatto crollare ed esperimentato la vera depresssione, quella che ti annienta. Non parliamo poi del resto che la natura mi ha regalato, quindi il prurito del mio amico non c'entra un accidenti. Cerrto soffro di bipolarismo, a volte ho voglia di ridere a volte di piangere; a volte di accarezzare a volte di spaccare. Non dare la colpa a lui però, ma a questo schifo di società dove i valori non esistono e se uno è scemo lo puo essere dalla nascita ma la maggior parte lo diventa frenquentando lo scemo. Alegar ;-((

pillola rossa 6 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Allora; sei tu che parli di prurito. Non vuoi che replichi a un tuo commento su una mia considerazione? Non commentare a tua volta. Ribadisco, un bambino iperattivo legato alla sedia o rivoltato da scappellotti non cambierà, anzi.

Tato50 6 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
Mi sta bene sul bambino iperattivo che ci siano degli accertamenti da fare. Sul maleducato e bullo, perché qualcuno ha conferito ad altri l'incarico di educarlo perché troppo occupati, allora arriva il prurito. L'ho ereditato dal mio amico. Questo vale anche per i genitori ai quali il loro "cucciolo" è oggetto di angherie da parte del maestro, ma quando il figliol prodigo torna a casa non trova nessuno che gli prepari la merenda o gli dia una carezza ;-((

pillola rossa 6 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Allora la prossima volta leggi bene prima di rispondermi. Parlo di disturbi del comportamento, senza accenno alcuno ai bulli. Controllati.

Tato50 6 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
Si certo, sono analfabeta !!!! I superattivi non hanno certo il comportamento descritto nell'articolo, al limite non stanno al loro posto e sono difficili da gestire. Quelli che morsicano, danno pedate, insultano il maestro sono semplicemente superdeficienti con genitori simili iperprotettivi e molte volte assenti. Ma adesso va di moda la psicologia se uno è scemo come nei tribunali; tutti incapaci di intendere o volere o scemata responsabilità. Datti tu una controllata non mi servono lezioni corpontamentali, qualche esperienza in più forse, rispetto a te ce l'ho. A meno che sei uno strizzacervelli ! Che belli gli anni sessanta !!!!!!!!!!

pillola rossa 6 anni fa su tio
Risposta a Tato50
I superattivi? Meglio finirla qui.

Tato50 6 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
Appunto !!!!!!!!

castigamatti 6 anni fa su tio
bisogna educare i genitori e bisogna farsi rispettare, essere autorevoli. Innanzitutto gli insegnanti devono tornare farsi dare "del lei" dagli alunni. Ai miei tempi era "la signora maestra" e "il signor maestro", li si salutavano con un buongiorno e mai ci saremmo permessi di dare del "tu" ai nostri insegnati (men che meno chiamarli per nome). Oggi i ragazzini danno del "tu" ad adulti che manco conoscono. Gli adulti non sono "compagni" o "soci" dei ragazzini, sono invece persone che devono avere un rispetto ed un autorevolezza... che ormai non c'è più.

Arciere 6 anni fa su tio
Un ceffone, immediato, davanti a tutta la classe. Ma non si può, pena licenziamento. Dunque, fuori dalla classe. Va a farti una passeggiata fino a che sarai calmato. O fino a che sarai adulto e si tratterà di trovare un lavoro. Fossi il tuo docente, cercherei il minimo errore nei tuoi compiti, ti dedicherei tutto il mio tempo, e ti boccerei se non fossi perfetto, bamboccetto.

tip75 6 anni fa su tio
la nuova non educazione....piccoli maleducati figli di enormi maleducati

polonord 6 anni fa su tio
Queste problematiche nascono dalla moderna educazione: non si possono più sgridare i figli quando commettono qualche sbaglio, ma solo parlare con loro per fargli capire dove hanno sbagliato; nel frattempo hanno già commesso qualcos'altro. Queste sono le moderne teorie di certe persone "educatrici" che appaiono sempre più spesso sui teleschermi (malate di protagonismo). Forse un po' più di educazione "alla buona" (come una volta) e il mondo andrebbe meglio. Mah !! Difendiamoli sempre e proteggiamoli: poveri bambini ... ... e naturalmente prendiamocela sempre con i maestri e i docenti in genere, tanto loro hanno le spalle larghe!

KilBill65 6 anni fa su tio
Con queste problematiche comportamentali di certi alunni di solito mettono ho un docente di sostegno oppure li mandano alle scuole speciali (elementari - medie).

Mauz 6 anni fa su tio
Negli ultimi decenni la società è radicalmente cambiata e, pedagogicamente parlando, anche i modelli educativi. Forse solo uno studio sociologico approfondito potrebbe capire e in seguito spiegare il perché di questa tendenza preoccupante. Questi sono bambini davvero difficili. Le unità scolastiche differenziate difficilmente possono rappresentare una soluzione. I bambini imitano i bambini, non gli adulti: in una classe simile quale è il modello da seguire? Alla fine si assiste ad un’”escalation” di comportamenti sbagliati. Anni fa si doveva votare per ridurre il numero di allievi nelle classi....votazione bocciata. Ma la tendenza era già chiara a quei tempi: le difficoltà già evidenti. Classi meno numerose sarebbero sicuramente un aiuto. L’unità scolastica differenziata per avere qualche chances di successo deve essere gestita da più figure professionali contemporaneamente con un investimento di capitale umano e finanziario molto alto. Il vecchio detto della botte piena e la moglie ubriaca purtroppo qui non si applica....

Monello 6 anni fa su tio
.....io presumo che in molti casi queste reazioni provengano da bambini di famiglie " d importazione ",i genitori delle famiglie autoctone hanno ancora avuto una normale educazione,che piu o meno stanno passando alla loro prole parecchie famiglie non autoctone questo tipo di educazione non l hanno avuto ! E parlo perché durante il corso degli anni ho riscontrato la problematica nella scuola che i miei figli frequentavano !

dan007 6 anni fa su tio
Bisogna analizzare il background de la famiglia per cominciare a educare i figli degli altri, c’è anche un problema culturale di fondo

robyk 6 anni fa su tio
Normale.Le buone sberle di una volta a casa non ci sono più.

moma 6 anni fa su tio
Non c'è provvedimento che tenga se l'educazione non parte dalla famiglia.
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