Per l'avvocato Paolo Bernasconi è infondato far ricadere sull'Istituto Fogazzaro eventuali - «e comunque non comprovate» - carenze dell'Istituto Papi, sede d'esame scelta da alcuni studenti
LUGANO - «Un incredibile abbaglio». La decisione del DECS di ritirare l'autorizzazione all'esercizio dell'Istituto Fogazzaro di Breganzona «è smentita dal TAR» (Tribunale Amministrativo Regionale) che il 16 maggio 2017 aveva annullato la decisione che revocava la parità scolastica dell' Istituto Paritario Papi». È questo il commento alla vicenda, tornata d'attualità in questi giorni, dell'avvocato Paolo Bernasconi.
Non solo, la decisione di sospensione «ignora che non esiste nessun rapporto contrattuale né professionale fra l'Istituto Fogazzaro, da una parte, e l'Istituto Papi, dall'altra parte». Pertanto, la formazione scolastica garantita dall'Istituto Fogazzaro non dipende per nulla da quella dell'Istituto Papi di Pomigliano d'Arco.
Per Bernasconi è quindi infondato far ricadere sull'Isitituto Fogazzaro eventuali - «e comunque non comprovate» - carenze dell'Istituto Papi. Gli studenti iscritti al quinto anno di istruzione scelgono autonomamente di loro iniziativa la sede di esame di maturità. «Tutti questi studenti, compresi quelli che non avevano scelto l'Istituto Papi, si trovano ora impediti nel loro diritto allo studio, senza nessuna colpa», conclude l'avvocato. Che a nome dell'Istituto Fogazzaro chiederà formalmente immediata revoca e riesame della decisione del DECS.