Nel 2019 il raccolto è crollato del 90%. A fine aprile i primi sintomi, confermati poi durante l'estate
MENDRISIO - La produzione di olive in Ticino? Nel 2019 è stata «a dir poco disastrosa». Lo fa sapere l'Associazione amici dell'olivo, parlando di un crollo della raccolta stimato attorno al 90%. «La produzione è stata infatti praticamente annullata».
Insomma, un annus horribilis da ricondurre a diversi fattori. In primis una fioritura disforme e scarsa, alla quale ha fatto seguito una ridotta percentuale di frutti. Molte olive sono poi cadute precocemente. E non sono mancati forti attacchi di mosca olearia. «Di conseguenza, oltre alla quantità, anche la qualità ne ha risentito parecchio, come pure il contenuto in olio: la resa media verificatasi al frantoio di Sonvico è risultata solo del 7%»
Ora non resta quindi che sperare in un 2020 migliore. Infatti, l'olivo - come altre piante da frutto - è interessato dal fenomeno noto come “alternanza di produzione”, in cui a un'annata di abbondante produzione ne segue una con una produzione scarsa. «In genere il ciclo è biennale ma in condizioni sfavorevoli l'annata scarsa può anche protrarsi due o tre anni».