Anzi, c’è chi ne approfitta. «State attenti»
BELLINZONA - E-mail dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) o dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Visite a domicilio per una valutazione sanitaria. Tamponi a domicilio. E ancora donazioni per malati, vendita di mascherine e disinfettanti online. I tentativi di truffa e frodi non si fermano con il coronavirus. Anzi. Ci sono malintenzionati che approfittano della situazione per cercare di introdursi in casa delle persone, rubare dati riservati, o intascarsi soldi che la generosità vorrebbe mettere a disposizione di chi ora ne ha più bisogno.
Sono anche stati anche segnalati messaggi WhatsApp da profili clonati che hanno l’obiettivo di infettare con programmi malevoli i cellulari per prenderne il controllo da remoto e infine chiedere il versamento di somme di denaro per il loro sblocco. Pure presenti catene di Sant’Antonio il cui unico scopo è il diffondere false notizie intasando la rete.
Per proteggere la popolazione dai malintenzionati, la polizia cantonale diffonde (nuovamente) dei consigli. «Vi invitiamo a informarvi unicamente tramite i canali ufficiali di informazione per non incorrere in false notizie (fake news) pubblicate in particolare sui social. Diffidate delle attrezzature mediche o dei prodotti disinfettanti il cui prezzo è elevato, poiché chi li vende sfrutta l’attuale situazione di incertezza. Inoltre, le autorità sanitarie solitamente non contattano i cittadini per e-mail o per telefono. In caso di sospetti contattate immediatamente la polizia al 117. Informate inoltre familiari e conoscenti in relazione a questo tipo di fenomeni.
I consigli delle autorità