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La Fondazione Ticino Cuore mette a disposizione 100 saturimetri per misurare l'ossigeno nel sangue e intervenire
LUGANO - Nei giorni scorsi è partito un progetto di monitoraggio domiciliare per pazienti affetti da Covid-19 che permette un controllo a distanza in tempo reale dei pazienti positivi ma non ospedalizzati. Un'iniziativa che vede coinvolte diverse realtà sanitarie ticinesi: Cardiocentro Ticino, Fondazione Ticino Cuore, Ticino Soccorso 144, Clinica Luganese, Ordine dei Medici del Canton Ticino.
Il consiglio di fondazione della Fondazione Ticino Cuore ha deciso di sostenere in modo ancor più marcato il progetto, mettendo a disposizione 100 saturimetri, dispositivi che permettono di misurare la quantità di ossigeno presente nel sangue e che raddoppieranno l’iniziale dotazione tecnica di HospitHome, società incaricata della realizzazione del progetto sul territorio.
Manca ossigeno nel sangue - La Fondazione Ticino Cuore, nell’ambito del suo mandato di intervento precoce in caso di arresto cardiaco, ha potuto infatti osservare un cambiamento radicale nella causa scatenante dell’evento acuto in tempi di pandemia da Covid-19. Se prima era un disturbo coronarico (che poteva essere affrontato spesso efficacemente con la rianimazione precoce sul territorio, seguita dalla ricanalizzazione del vaso colpito), con l’arrivo della pandemia il cuore non è più l’attore principale, ma è spesso vittima della mancata disponibilità di ossigeno nel sangue. Mancanza indotta dalle problematiche polmonari causate dal virus. Questo spiega il motivo per il quale le tecniche di rianimazione convenzionali sono destinate a fallire.
L'obiettivo è quindi identificare tempestivamente la diminuzione della concentrazione di ossigeno nel sangue, preludio del processo irreversibile che conduce all’arresto cardiaco.
