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LUGANOQuando il Ceresio indossa il turchese

09.06.20 - 20:39
Negli ultimi giorni il lago ha assunto delle colorazioni molto belle. La causa è riconducibile alla fioritura di alghe
Aerial E-Motion Studio - FB Visit Lugano Lake
Quando il Ceresio indossa il turchese
Negli ultimi giorni il lago ha assunto delle colorazioni molto belle. La causa è riconducibile alla fioritura di alghe
Il capoufficio dell'Ufficio della protezione delle acque: «Sono innocue, microscopiche e non si trovano in superficie».

LUGANO - In questi giorni di "meteo pazzerello" il lago di Lugano si è tinto di una scala di colori che vanno dal blu al turchese. Tanto che sulle sponde si incontrano di continuo persone che, telefono alla mano, lo immortalano per coglierne le tinte e ricevere qualche "like" in più. Anche il sindaco, Marco Borradori, ha condiviso sui social uno scatto - poi postato su Instagram dalla pagina Lugano Region - accompagnato dalla didascalia "A Lugano manca il mare?".

Sembra che il lago abbia scelto il momento giusto per indossare questi colori, assecondando l'invito dei responsabili del turismo a passare le vacanze estive in Svizzera e nel nostro cantone in particolare. Ma in realtà è un fenomeno tutt'altro che nuovo.

Si tratta infatti della fioritura delle alghe. «È un fenomeno chimico-fisico - spiega Mauro Veronesi, capoufficio dell'Ufficio della protezione delle acque e dell'approvvigionamento idrico -. Quando crescono in maniera importante, alterano il PH che aumenta, e per una serie di reazioni a catena si percepisce la calcite, che è bianca. Il bianco della calcite, combinato con il verde delle alghe, dà origine al colore turchese che ora percepiamo». 

Un fenomeno che si verifica regolarmente, ma che «in questo periodo è piuttosto inusuale». Solitamente, infatti, questi colori si osservano in estate inoltrata. Le alghe «sono innocue e microscopiche - continua Veronesi - e non si trovano in superficie». I bagnanti non le percepiscono, così come non vengono toccate le captazioni a uso potabile, molto in profondità.

Il verificarsi di questo fenomeno, però, indica che il lago «non è completamente guarito dalla sua malattia, l'eutrofizzazione», che è eccesso di fosforo. «È stato sottoposto a una "cura dimagrante", ma ogni tanto ha delle ricadute - conclude il capoufficio -. Le alghe sono sintomo di una situazione non stabilizzata, non ancora del tutto risolta. Ma non fanno nessun male».

 

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